Prima squadra

Kastanos: "Ho preferito il Pescara a club di A. E ora.."

"Appena ho saputo che c'era la possibilità di tornare a Pescara non ci ho pensato nemmeno un attimo"

27.04.2020 00:09

"Non so se un giorno vestirò stabilmente la maglia della Juve, ma a questa società sarò per sempre grato e riconoscente. Mi ha offerto un'opportunità unica al mondo, ovvero quella di giocare per uno dei club più forti al mondo. Io sono già contento così". Così in esclusiva a TuttoJuve nei giorni scorsi Grīgorīs Kastanos, centrocampista biancazzurro

Sei tornato a Pescara in questa stagione, il club è stata la tua prima scelta?

"Sì, insieme al mio procuratore abbiamo deciso che era meglio scegliere un progetto che mi poteva permettere di giocare. Anche se avevo richieste da qualche squadra di A, appena ho saputo che c'era la possibilità di tornare a Pescara non ci ho pensato nemmeno un attimo. Era la squadra dove potevo avere più spazio. Colgo l'occasione di ringraziare Mario (Giuffredi il procuratore ndr), mi sta aiutando davvero tanto. Mi ero già trovato molto bene con l'ambiente, non era cambiato nulla rispetto all'esperienza di un paio d'anni fa. La città è rimasta la stessa, anche la piazza non è cambiata. Se sto bene, faccio divertire tutti. Il nostro lavoro è divertimento e sacrificio, il calcio serve a questo. Non solo per vincere".

Come sta andando la tua avventura?

"Molto positiva, a mio parere sto giocando bene. Anche se sono stato un po' sfortunato (ride ndr): prima mi è uscita un'ulcera al piede che mi ha impedito di camminare, poi mi sono rotto la mano a seguito di un contatto ravvicinato con un mio compagno di squadra durante la rifinitura del match con il Benevento. E non finisce qui, perché quando sono tornato in buona forma mi sono fatto male nuovamente con l'Entella. La potrei chiamare sfortuna, ma fa parte del gioco. Credo che la parola sia più indicata per chi in questo momento non riesce ad andare avanti economicamente".

Commenti

I 50 anni di Re Federico. Giampaolo racconta il suo Pescara
Pillon: “A Pescara sono stato benissimo. E poi...”