Prima squadra

Il 2019 del Pescara

Ripercorriamo l'anno dei biancazzurri

31.12.2019 00:29

A CURA DI RICCARDO CAMPLONE - 

Si è chiuso con un pareggio contro il Chievo il 2019 del Pescara. Dalla mancata promozione in Serie A con Bepi Pillon alla nuova avventura in prima squadra per Luciano Zauri, ripercorriamo l'anno dei biancazzurri.

Il 2019 si è aperto con gli ingaggi durante il mercato invernale di Bettella dall'Atalanta, Sottil dalla Fiorentina, Pinto dal Parma e le cessioni di Machin al club ducale e la rescissione del contratto di Andrea Cocco con la società abruzzese. Il girone di ritorno per i ragazzi di Pillon comincia con 2 pareggi, entrambi per 0-0 con Cremonese e Livorno, 1 sconfitta per 5-1 subìta in casa contro la capolista Brescia ed un altro pareggio allo Zaccheria contro il Foggia. Il primo successo del nuovo anno arrivò allo Scida contro il Crotone dell'ex Stroppa per 2-0 con le marcature di Monachello e Campagnaro. Tutto sommato il girone di ritorno è un continuo altalenare di risultati, motivo poi ricorrente dell'intero anno solare pescarese. Brescia e Lecce salgono in Serie A mentre Foggia, Carpi, Venezia e Padova retrocedono in Serie C. Il Pescara all'ultima giornata si qualifica ai play-off assieme a Benevento, Verona, Spezia, Cittadella, Perugia e Palermo. Quest'ultima verrà esclusa dagli spareggi-promozione e successivamente dichiarata fallita: la classifica subisce un cambiamento con i biancazzurri di Pillon che salgono, a causa di questa esclusione, dal quinto al quarto posto evitando il primo turno eliminatorio ed accedendo direttamente in semifinale con il vantaggio della posizione di classifica. Gli abruzzesi affrontarono il Verona, pareggiando al Bentegodi per 0-0 e perdendo all'Adriatico per 1-0 davanti a 11.000 spettatori. A fine gara il tecnico di Preganziol annuncerà che non sarà egli stesso a guidare il Pescara nel prossimo campionato cadetto.

Sebastiani punta su Luciano Zauri, promosso in prima squadra dopo l'ottimo campionato vinto con la Primavera. Si parte in ritiro verso Palena con nuovi innesti. Partono Mancuso, Marras, Antonucci, Monachello, Perrotta, Del Sole, Gravillon e Brugman e arrivano in riva all'Adriatico Galano, Busellato, Drudi, Masciangelo, Di Grazia, Brunori, Chochev e tornano a vestire la maglia biancazzurra Machin e Maniero.

Ad agosto parte la Coppa Italia con la prima uscita stagionale del nuovo Pescara targato Zauri, che batte nei minuti di recupero il Mantova per 3-2. Nella fase successiva il Pescara cade ad Empoli nei tempi supplementari per 2-1, lasciando così la competizione. Due settimane dopo parte il campionato e a Salerno i biancazzurri escono sconfitti per 3-1 al cospetto della squadra di Ventura. La settimana successiva all'Adriatico arrivò il primo successo contro il Pordenone di Tesser per 4-2. Durante la gara del Marulla contro il Cosenza di Braglia arriva il primo guaio per Zauri: Tumminello va ko durante il match e rimedia la rottura del crociato: stagione quasi finita per l'attaccante scuola Roma con 6 mesi fuori dai campi di gioco. Ma le cattive notizie non finiscono qui perchè in campionato il Pescara non riesce a macinare gioco e raccogliere risultati e ha un altro infortunio grave, stavolta per Balzano ,anch'egli fuori per una lesione al ginocchio sinistro.

Zauri decide di cambiare modulo passando dal 4-3-3 al  4-3-1-2, battendo all'Adriatico sotto lo stupore di tutti con un netto 4-0 la capolista Benevento dopo aver mandato ko l'Ascoli a domicilio con il 3-5-2. Gli effetti del nuovo modulo si vedono e Zauri ottiene due vittorie importanti contro il Pisa (3-0) ed Empoli (2-1). Nei mesi di novembre e dicembre il Pescara raccoglie soltanto 7 punti in 7 gare frutto di 1 vittoria contro il Livorno per 2-0 al Picchi, 3 pareggi con Cremonese (1-1), Venezia (2-2), Trapani (1-1), Chievo (0-0) e 2 sconfitte con Perugia (3-1) e la gara “non giocata” dai biancazzurri per 2-0 allo Stirpe contro il Frosinone.

In queste prime 19 giornate il Pescara sotto la gestione di Zauri è riuscito a sfatare diversi tabù a cominciare dal Marulla contro il Cosenza (1-2)- non si vinceva nella “tana dei lupi” da ben 21 anni -  e successivamente il derby sentitssimo al Del Duca contro l'Ascoli (0-2) con un successo che mancava da ben 31 anni (l'ultima vittoria fu nella stagione 1987-1988 in Serie A per 1-0 grazie alla marcatura di Berlinghieri). L'ultimo tabù sfatato è stato quello del Castellani contro l'Empoli (non si vinceva da ben 7 anni). Cosa ci aspetterà nel 2020? E' tutto da scoprire. La cosa certa è che si continuerà a scrivere il grande libro della storia del Pescara.

 

Commenti

Una delle più belle partite della storia del calcio italiano: Pescara - Milan 4-5 [VIDEO]
Memushaj, le big di B fiutano l'affare: la situazione