Prima squadra

Oddo: "Pescara scelta ponderata. Obiettivo ora è ricostruire"

Presentato il tecnico. Parte l'era Oddo bis

01.09.2020 09:02

L'era Oddo 2 è ufficialmente partita, con la presentazione ufficiale a Ekk Hotel alla presenza del presidente Daniele Sebastiani.

"Sono molto amareggiato da quello che anche dei giornali hanno scritto un presunto accordo di mesi fa. Sono sempre stato una persona onesta e sincera, ho le prove sul telefono che la trattativa è iniziata 5 giorni fa. Non posso accettare che organi di stampa scrivano queste cose, la prossima volta agirò per vie legali. Ho dato tutto per il Perugia sino all'ultimo giorno. Chiudo così l'argomento e non ci torno più ", sono le prime parole di Oddo da tecnico del Pescara. Che poi entra nell'universo biancazzurro 

"È necessario avere fiducia e supporto della società per avere risultati, l'esempio è lo Spezia di quest'anno. La mia scelta verso Pescara è stata estremamente ponderata, presa con la consapevolezza di avere un ambiente che mi conosce bene, intendo dg e presidente, che possa difendermi e supportarmi nei momenti difficili che inevitabilmente ci sono in una stagione. Non chiedo protezione, ma la società mi conosce e ha dimostrato di volermi davvero. Obiettivi? Se la società vuole prendere giocatori importanti vuol dire che vuole fare le cose bene, ma non è una diretta conseguenza. In questo momento ci possiamo sol attenere alla realtà. Il Pescara si è salvato ai rigori e ai playout, se ne sono andati giocatori importanti e quindi l'obiettivo è ricostruire. La richiesta della società e la mia priorità ora è far giocare bene la squadra. 

La sfida è il rischio non mi hanno mai spaventato. Non sono presuntuoso, ma credo in me stesso. Ho la consapevolezza di poter fare bene. Credo in me, nel mio staff e nel lavoro di campo. Non significa che mi reputo il migliore. Che Oddo ritrovate? Sono sempre lo stesso. Io farò tutto quello che bisogna fare per far ricostruire. Non ho paura di mettermi in gioco e confrontarmi in un ambiente dove ho fatto bene. Sotto questo punto di vista non sono cambiato. La ricetta per ricreare entusiasmo? I risultati. Conosco la mia città e so quello che vuole il tifoso pescarese. Divertirsi in primis. Fare un buon calcio aiuta a fare risultati. 4 anni fa era una storia, ora ne parte un'altra: non mi fissò sui moduli, ma sulla qualità del gioco. 

La trattativa è nata 5 giorni va con un messaggio del presidente che mi chiedeva dove ero e di andare in ufficio. Che giocatori ho chiesto? Funzionali a ciò che vogliamo fare. Vedremo quali saranno le opportunità che offrirà il mercato, che sarà più difficile degli altri anni. Rifondare la squadra? Non si può pensare di farlo solo con giovani. Vanno integrati con giocatori più esperti e che possano aiutare i giovani a crescere. Fiorillo, Galano e Memushaj in questo senso sono perfetti. I direttori stanno lavorando, ho piena fiducia e la garanzia della presenza di Repetto. Tra me è Giorgio il rapporto è di grande stima, probabilmente vediamo il calcio allo stesso modo. Il mio staff sarà composto da Donatelli, Fiore, Gagliardi e Arpini.

Essere pescarese un valore aggiunto? La domanda va fatta ai tifosi. Sono di qui e tifavo da bambino per il Pescara. Sono estremamente contento di essere tornato, ma se la scelta è giusta lo dirà solo il campo"

Sebastiani su Fiorillo: "Ha 4 anni di contratto ed è il capitano. Resterà. Come Galano e Memushaj. Dobbiamo costruire una squadra che possa fare bene e divertire. E soprattutto funzionale alle caratteristiche che chiede il mister. È stata una stagione deludente e sfortunata, tra errori nostri e infortuni. Ripartiamo da un anno che ci ha visto retrocedere sul campo e poi salvarci ai playout. Ripartiamo sperando di fare tesoro degli errori e cercheremo di partire con una squadra più completa possibile, punta inclusa. La nostra priorità è portare a casa 6 o 7 pedine e poi lasciare spazio per qualche eventuale ciliegina".

Sulla società e gli eventuali sviluppi, il presidente ha glissato. 

Commenti

Asse col Genoa: 3 nomi in ballo
Ufficiale la cessione di Kanoutè