
Dario Zuparic, il guerriero antidivo e una domenica speciale
Un antidivo salito alla ribalta delle cronache nazionali per una domenica speciale. Un viaggio in solitaria di centinaia di km, pranzo fugace in autogrill e poi al lavoro. Tutto normale, se non fosse che stiamo parlando di un calciatore di Serie A e di una partita importante. La strana domenica di Dario Zuparic, il protagonista della storia, conclude una settimana altrettanto strana per lui. L'addio al Pescara e a Pescara già consumato ed il dietrofront. Momentaneo, perchè dovrebbe comunque salutare. La domenica di Zuparic potrebbe essere raccontata in mille modi. ABBIAMO SCELTO QUELLO DI UNO DEI TIFOSI DEL PESCARA. affidiamo alle parole di FEDERICO VERNARELLI, postate sulla pagina Facebook di PescaraSport24 da EMILIANO CORNACCHIONE, il racconto di una storia speciale. "Se la vita fosse un film, oggi Dario Zuparic avrebbe segnato di testa il goal decisivo. Arrivato a Pescara nell'estate 2013 come buon rincalzo per la serie B, giocatore solido ma con evidenti limiti tecnici, con dedizione (tutti lo ricordano in una partita in campo per novanta minuti con la testa bendata e sanguinante) nel corso degli anni si conquista una maglia da titolare. Poi arriva la promozione in serie A. Tutti sanno che non è quella la sua categoria, fin da inizio estate è nella lista dei partenti. Poi la cessione non si concretizza, a settembre è ancora una volta in rosa, complice qualche infortunio dei compagni di reparto colleziona anche diverse presenze. Poi arriva la sosta invernale, messo nuovamente in lista partenze Zuparic accetta un'offerta dalla Turchia. Mentre lui prende il primo aereo per la nuova destinazione il Pescara si prepara per la trasferta di Napoli, nuovamente falcidiato dagli infortuni e con appena quattro difensori a disposizione. Zuparic arriva in Turchia, ma la squadra acquirente compie un clamoroso dietrofront, ci sono attimi confusi, la trattativa salta. Il sabato il calciatore è di nuovo su un aereo per l'Italia, e in serata è a Pescara mentre la squadra è già a Napoli, pronto a partire per Pisa che era l'altra pretendente al suo acquisto. In tarda nottata, è quasi l'alba, uno degli appena quattro difensori pescaresi partito per la trasferta con qualche linea di febbre è messo ko dall'influenza. Dario Zuparic viene svegliato dal telefono che squilla, la sua cessione è saltata, non ci sono giocatori da schierare, deve giocare titolare al San Paolo di lì a qualche ora. Zuparic è ufficialmente fuori rosa e non è tenuto a rispondere alla convocazione, ma con qualche ora di sonno dopo un Turchia andata e ritorno si alza dal letto, prende la macchina e guida in direzione di Napoli. Si ferma a pranzare da solo in autogrill, poi riparte e arriva allo stadio poco più di un'ora prima dell'inizio della partita. Se la vita fosse un film, oggi Dario Zuparic avrebbe segnato di testa il goal decisivo. La sua presenza invece non è riuscita a evitare la sconfitta, ma i gesti restano. I gesti restano, e in un calcio di mercenari e milioni cinesi fanno ancora di più la differenza"
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