Prima squadra

Serve solo la vittoria

Col Pordenone vietato sbagliare

24.11.2020 00:42

Nessuna alternativa per il Pescara. Nonostante l'emergenza e nonostante i mille problemi, contro il Pordenone non esistono vie di mezzo: un pareggio sarebbe il classico brodino per un ammalato, serve solo la vittoria. I tre punti salverebbero la panchina di Oddo, che al di là delle smentite di rito è tornata a traballare, e, ciò che più conta, darebbero un po' di ossigeno ad una classifica che è sempre più deficitaria dopo il sesto ko incassato in 8 gare. Per il Pescara la situazione è davvero molto complicata e ciò che lascia più perplessi è l'atteggiamento di molti componenti della rosa: spento e abulico in molti, troppi casi e nervoso in altri. Che si sia spezzato qualcosa nello spogliatoio nel rapporto col mister? Il sospetto c'è e appare fondato. Troppi musi lunghi, troppi uomini - anche importanti - che non incidono e rendono poco. 

La sconfitta di Ferrara è stata meno "indecente" delle precedenti ed ha molti alibi (emergenza, infortuni in corso d'opera, arbitraggio non in giornata di grazia), ma pur sempre di sconfitta si parla, con pochissimi tiri nella porta avversaria e le solite lacune/amnesie difensive a far da costante ad un avvio di stagione da matita blu. Incassato il consueto gol da palla inattiva, la reazione è stata intermittente e non concreta: problemi noti, ai quali Oddo finora non ha saputo porre rimedio. E così non si va da nessuna parte. 

"Se abbiamo perso già sei gare qualcosa non va, è ovvio", ha detto Antonio Balzano, uno dei senatori biancazzurri. "Dobbiamo capire i nostri errori e lavorare duro per non commetterli più, a partire da sabato che avremo una partita a questo punto fondamentale e da vincere a tutti i costi. Dovremo mettere in campo grinta, cattiveria e fame”. Giusto, anzi giustissimo: ma alle parole bisogna necessariamente far seguire i fatti.

Il Pordenone prima, poi il posticipo di Ascoli che è un vero e proprio scontro diretto: è arrivato il primo, fondamentale snodo della stagione. Sembra paradossale dirlo a novembre, ma se nelle prossime due gare il Delfino non portasse a casa almeno 4 punti la corsa verso la salvezza si complicherebbe ulteriormente. Certamente non in modo irreparabile, dato che saremmo solo alla decima giornata, ma con premesse nefaste per il proseguo del torneo. Questo Pescara, insomma, di certo non può permettersi ancora passaggi a vuoto: nel calcio esiste una sola medicina possibile. Si chiama vittoria, ma la terapia deve esssere continuativa.....

 

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