
Samp-Pescara 4-1, le pagelle dei biancazzurri
Pomeriggio amarissimo al Marassi
Anche questo campionato 2025-2026 del Pescara, tanto dei giocatori che scenderanno in campo quanto del suo allenatore, verrà valutato - partita dopo partita - dalle nostre pagelle quest’anno affidate al giornalista Davide De Amicis, direttore di Radio Speranza InBlu. Buona lettura!
DESPLANCHES, voto 6: è il migliore in campo di una squadra allo sbando. Realizza diverse parate importanti, come al 7’, al 38’ su Pafundi e al 72’, ma al 56’ deve arrendersi al rigore calciato magistralmente da Coda, mentre al 91’ è lui stesso a sbagliare l’intervento sul tiro di Ioannu subendo il quarto gol;
CAPELLINI, voto 5: al 55’ arriva in ritardo su Pafundi e tocca con il braccio il pallone, con l’arbitro Pairetto che decreta il rigore. Per il resto realizzerà anche alcuni interventi salvifici, ma il blocco difensivo pescarese è nel complesso inguardabile e anche lui si fa spesso trovare in affanno;
BROSCO, voto 4,5: al 70’ rimedia una prima ammonizione, ma al 93’ prende il rosso diretto bloccando fallosamente una chiara occasione da gol blucerchiata. Quest’ultimo fallo, in particolare, è del tutto inutile quando la partita era ormai stata chiusa dalla Sampdoria e ora dovrà rimanere fuori almeno un turno, privando il reparto difensivo di uno dei suoi giocatori più esperti;
CORBO, voto 5: al 66’ sbaglia completamente la marcatura su Depaoli, che ne approfitta segnando il terso gol per la Samp. Realizzerà altri interventi più efficaci, ma in generale è apparso opaco e poco lucido;
LETIZIA, voto 6,5: uno dei pochissimi, con la sua esperienza, a mantenere i nervi saldi in una partita da incubo. Dopo aver liberato la difesa da diverse situazioni pericolose, al 44’ realizzerà un ottimo cross che verrà colpito di testa da Oliveri per il gol del provvisorio vantaggio biancazzurro;
DAGASSO, voto 6,5: le sue ripartenze micidiali non mancano anche a Marassi, ma purtroppo non vengono colte da un attacco inconsistente. In particolare, nella ripresa, si procurerà anche un calcio di punizione interessante, grazie ad una sua ripartenza fermata fallosamente dai doriani;
SQUIZZATO, voto 5,5: si impegna, ma la sua inesperienza è evidente sui campi di Serie B. Spesso perde palla e anche il gol del pareggio doriano, sarà dovuto ad un suo disimpegno pericoloso in favore di Merola;
OLIVERI, voto 7: oltre a Olzer è l’unico giocatore del Pescara con il fiuto per il gol. Realizza la sua terza rete, dopo la doppietta siglata contro l’Empoli, al 44’ indirizzando il pallone – magistralmente crossato da Letizia - di testa in rete. E con Olzer, infatti, al momento condivide il titolo di capocannoniere biancazzurro. Cerca di farsi vedere spesso in avanti, ma i colleghi attaccanti sono dei “fantasmi”;
VALZANIA, voto 4,5: al 63’ perde malamente il pallone, raccolto da Pafundi che si invola a segnare il gol del raddoppio. È questo è solo il più grave dei numerosi errori commessi da uno dei biancazzurri più esperti. Nella ripresa è praticamente rimasto negli spogliatoi, come praticamente il resto della squadra;
DI NARDO, voto 5: a parte qualche passaggio qua e là, l’attaccante biancazzurro non si è visto per niente in partita, essendo il lontano parente del giocatore brillante che aveva segnato contro l’Empoli;
OLZER, senza voto: esce dopo cinque minuti a causa di un infortunio potenzialmente grave, in attesa del responso dei medici. Ha dolore al ginocchio e non riesce a piegarlo. In casa biancazzurra scattano le preghiere. Infatti Olzer, insieme a Oliveri, è l’unico giocatore con il senso del gol che prova a tirare sempre e comunque. Un giocatore insostituibile. Auguri di prontissima guarigione!
MEROLA (dal 6’), voto 4: semplicemente disastroso. È l’indegno sostituto di Olzer, che sbaglierà praticamente tutto. In particolare, sul finale di partita, si divora un gol che avrebbero realizzato anche i ragazzi dei “pulcini”: Meazzi crossa un pallone perfetto a lui diretto, dovrebbe semplicemente appoggiarlo in rete e invece lo manca inspiegabilmente. Giocatore troppo discontinuo nel rendimento che, al momento, non sta meritando la serie B tanto agognata nella scorsa stagione;
CORAZZA (dal 65’), voto 5: al 91’ perde il pallone e ne approfitta Ioannu, segnando il gol del poker blucerchiato. È anche lui l’ennesimo esempio di una difesa assente, priva di mordente;
MEAZZI (dal 65’), voto 6: entra, come sempre, a partita in corso e si impegna per ribaltare le sorti di un incontro ormai dal destino segnato. Proverà, ma stavolta senza successo, i suoi dribbling ubriacanti e sul finale servirà un pallone perfetto per Merola che, inspiegabilmente, manca l’appoggio in rete;
SGARBI (dall’82), voto 5: gioca gli ultimi 13 minuti rilevando Squizzato, senza migliorare in nessun modo la manovra biancazzurra;
BRANDES (dall’82’), voto 5: idem con patate per lui, che entra insieme a Sgarbi, senza incidere sull’esito del match;
Mister Vivarini, voto 5: a fine partita allarga le braccia confuso e sconsolato, restando pietrificato e dando l’impressione di non sapere che pesci prenderli. Eppure, complice anche la pausa imposta dalle nazionali, dovrà prenderli in fretta rimotivando una squadra spenta e incerta. Anche i cambi appaiono un po’ troppo ritardati. È vero che il Pescara ha chiuso il primo tempo in vantaggio, ma lo ha fatto con un Sampdoria in evidente crescita, molto più pericolosa. Lo dimostrano i 12 tiri in porta realizzati, contro il solo tiro in porta biancazzurro. Una statistica impietosa che “denuncia” in maniera evidente l’inconsistenza di una squadra piatta e inoffensiva.
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