
La partita speciale di Ciro Immobile
Quella contro il Pescara non sarà mai una partita come le altre per Ciro Immobile. Ormai è un professionista consumato e non sentirà l'emozione della prima volta, quando con la maglia del Genoa tornò da avversario all'Adriatico l'anno seguente la fantastica cavalcata del suo Delfino. Ma incrociare il biancazzurro comunque non lo lascerà indifferente. D'altro canto ormai Ciruzzo è abruzzese e pescarese d'adozione. Ha conservato tantissimi amici in città e torna quando può, complici anche gli affetti di famiglia. Sua moglie Jessica è di Bucchianico e, quando gli impegni agonistici consentono loro dei giorni di relax, sono spesso in zona. Anche la scorsa estate si sono goduti alcuni giorni di mare tra Francavilla e Pescara, ricevendo tanto affetto da tifosi a caccia di selfie, autografi e foto. Adesso, però, Ciro è un giocatore della Lazio e sabato guiderà l'attacco dei biancocelesti all'assalto di Bizzarri e soci. Sebastiani non ha mai nascosto una predilezione particolare per lui, lo avrebbe volentieri riportato a Pescara. Ma ormai Ciro, tra prezzo del cartellino e ingaggio, viaggia su cifre non alla portata del Delfino. Un domani, a fine carriera, potrebbe tornare insieme all'amico Verratti per chiudere col calcio giocato in maglia biancazzurra. Ma sono discorsi prematuri. Adesso c'è da giocare una gara importante e sentisissima, su entrambi i fronti. L'emozione passerà presto, ma una cosa probabilmente è certa: Immobile può essere avversario, come è giusto che sia, per 90 minuti. Ma mai nemico, pur indossando la casacca dell'acerrima rivale Lazio.
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