
Una vigilia atipica
Una vigilia gara atipica che chiude una settimana atipica. E di certo non bella. In casa Pescara è inevitabilmente passata in secondo piano la preparazione della gara di Torino, non per la squadra - comunque destabilizzata dagli accadimenti degli ultimi giorni - ma per il popolo biancazzurro. Il ko contro la Lazio, aperto con i tafferugli tra le tifoserie e chiuso dalla contestazione - ha aperto una settimana che ha avuto il suo triste culmine con l'inqualificabile attentato incendiario contro il presidente Sebastiani e che è proseguita con le indiscrezioni su possibili sviluppi societarie, tra dichiarazioni dei diretti interessati, smentite, ipotesi e tanto altro. Sarà una vigilia atipica anche per il silenzio di Massimo Oddo. Il club ha deciso così. Era già accaduta un'altra volta la mancata conferenza pregara, contro la Fiorentina, ma allora fu una scelta del tecnico che aveva palato più volte nei giorni precedenti. Almeno con la stampa locale, Oddo tornerà a parlare nel post Torino. Già, la gara in Piemonte. Per molti ha poco da dire, il pronostico è segnato. Per altri, invece, rappresenta l'ultima chance di mantenere in vita una comunque flebilissima speranza di compiere nelle prossime settimane una clamorosa (ma purtroppo poco credibile) rimonta. Il Delfino si accosta alla sfide con le solite numerose defezioni, ma anche il Torino ha qualche assenza speranza. Giocare lontano dall'Adriatico, però, stavolta potrebbe giovare a livello psicologico.
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