
Un solo risultato a disposizione: la vittoria
Vincere. Vincere e basta. Siamo solo alla seconda giornata del torneo di ritorno, ma in casa Pescara l'appuntamento con la vittoria non può essere più rimandato. L'Empoli ha un ampio vantaggio e, a prescindere da ciò che faranno i toscani, il Delfino è chiamato a dare una svolta al suo campionato. Per la classifica e per il morale. Contro il Sassuolo per Oddo non è la gara da ultima spiaggia ma anche lui (che sarà sostituito in panchina da Donatelli causa squalifica) sa che è un crocevia importantissimo. Fondamentale. Lo ha fatto capire alla vigilia. Perdere o comunque non fare bottino pieno non sarebbe una resa anticipata ma comprometterebbe forse in modo definitivamente irreversibile ogni velleità di salvezza. La gara odierna unita al recupero con la Fiorentina - ovvero le due gare interne in rapida successione - devono essere i mattoni sui quali costruire l'impresa. Anche perchè le due gare in questione sono all'interno di un ciclo di ferro che vedrà i biancazzurri affrontare in trasferta Inter e Torino e all'Adriatico la Lazio. Sfide difficilissime, al limite dell'impossibile, ma per non lasciare il capolavoro solo ai sogni bisognare fare punti ovunque e contro chiunque. Oggi non sarà affatto facile. Al cospetto del Delfino ci sarà un Sassuolo intenzionato a vendicare il ko a tavolino del girone d'andata e fortemente voglioso di riscattarsi dopo il ko in Coppa Italia contro una squadra di categoria inferiore (il Cesena). Per il pescarese Eusebio Di Francesco mille emozioni e due derby in uno: contro la squadra della sua città, quella che oltretutto lo ha lanciato nel calcio che conta da allenatore, e contro l'amico e compaesano Oddo. In settimana aveva già affrontato un concittadino, Andrea Camplone, uscendo a capo chino dal confronto. Andrà così anche oggi?
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