Nuova partita, nuovo assetto e vecchi problemi insoluti...
Altra occasione persa per iniziare la risalita
Il bandolo della matassa non è stato ancora trovato. Anche con un nuovo assetto, dovuto più all'emergenza difensiva che non ad una reale volontà di cambiare, il Pescara registra un'ennesima battuta a vuoto, non completa perchè si era pur sempre a Siena al cospetto di una delle presunte corazzate del torneo (che pure ha problemi) e perchè si è usciti alla fine indenni, mantenendo l'imbattibilità esterna. Eppure, con la superiorità numerica per oltre 50 minuti, era lecito aspettarsi qualcosa di più e di meglio da un Pescara che appena dopo l'espulsione di mora ha registrato paradossalmente un blackout inaspettato, che ha portato a 2 ghiotte occasioni bianconere e all'ennesimo gol incassato in stagione (sfortunato e fortuito quanto vuoi, ma comunque decisivo ai fini del risultato). E stata in sintesi l'ennesima occasione persa di un avvio di stagione più complicato di quello che le premesse iniziali della stagione lasciavano presagire.
La gara in terra di Toscana, piuttosto, ha confermato l'involuzione e le perplessità che ormai da qualche giornata pesano sul cammino del Pescara. A partire da un centrocampo scarno numericamente e male assortito, che nemmeno nel 5-3-2 iniziale è stato capace di assicurare filtro e costruzione come era lecito attendersi. Equilibrio e ordine, da taluni decantati nella prestazione del Franchi, in realtà sono stati ancora una volta i grandi assenti. E sono proprio equilibrio e ordine, insieme a compattezza e determinazione, le armi necessarie ad una squadra che vuole risalire in classifica. Ad oggi il Delfino non è affatto squadra come come Reggiana e Modena e non ha la spensieratezza e la sfrontatezza del Cesena. Ovvero non ha in generale i tratti caratteristici di quelle che si sono rivelate le migliori squadre delle prime 11 giornate, anche se dai Canarini si ipotizzava un cammino più importante. Il Pescara nelle ultime 6 ha vinto solo contro una Fermana coi cerotti, convincendo ben poco sul piano della prestazione anche in quella circostanza.
I problemi si sono via via moltiplicati dopo l'avvio promettente che face pensare solo ed esclusivi a possibili miglioramenti. Poca lucidità, poche idee e poca convinzione: così non si andrà lontano. Adesso con l'Olbia, squadra agevolmente battuta in Coppa Italia, deve assolutamente arrivare l'inversione di tendenza. Il campionato non aspetta e un nuovo passo falso, mezzo o completo, nello stadio amico potrebbe essere la mazzata finale per le aspirazioni da primo posto dei biancazzurri. La rincorsa sarebbe comunque difficile, ma centrare 3 punti contro i sardi almeno aiuterebbero l'autostima e la fiducia di un gruppo che sembra smarrirsi sempre più.
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