Prima squadra

The show must go on: parola di Maverick

Il Delfino Rampante racconta...

12.12.2022 09:50

Mantieni la linea [perché] lo spettacolo deve andare avanti. In italiano queste parole potrebbero dire ben poco. Provate a tradurle nell’idioma dell’isola di Albione e l’effetto sarà sicuramente diverso: hold on […] the show must go on. Lo cantavano i Queen. Lo ha fatto, più o meno, il Pescara che dopo tre sconfitte tremende in pochi giorni è finalmente tornato alla vittoria in quel di Monopoli, soffrendo più del dovuto nel finale un po’ come in occasione della trasferta vincente di Torre del Greco al cospetto della Turris. 
L’importante, però, era ricominciare a vincere: obiettivo centrato. Psicologicamente non era affatto semplice dopo le scoppole casalinghe contro Catanzaro e Taranto, inframezzate dal ko lontano dall’Adriatico in quel di Francavilla. Ma il Pescara, in un certo qual modo, ha mantenuto la linea, consapevole che lo spettacolo doveva andare avanti, ed è riuscito a ritrovare l’appuntamento con i tre punti. Una bella boccata d’ossigeno che, tra l’altro, ha permesso di rosicchiare anche un paio di lunghezze al Crotone. Fermato sul pari casalingo da una coriacea Gelbison.
Tre minuti solo tre minuti. Non è soltanto il titolo di una canzone dei Negramaro. E’ anche il tempo, pure un pochino meno per la verità, che ha impiegato Vergani a sbloccare il match dello stadio Veneziani, ispirato da una splendida giocata di Desogus. Il migliore in campo contro il Monopoli: un assist e, finalmente, un gol. E che gol: stop prelibato su un lancio col contagiri di Aloi et voilà palla in rete. Finalmente, sì. Perché il ragazzo in prestito dal Cagliari aveva finora mostrato ben poco delle sue enormi potenzialità. La dolcezza è nel sapore diceva una pubblicità di qualche anno fa di un famoso formaggio sardo. La dolcezza è nel sapore della vittoria di Monopoli, ispirata proprio da quel ragazzo sardo grande protagonista nel match di domenica pomeriggio.
Certo, il Pescara è ancora tanto convalescente e la vittoria contro gli uomini di Pancaro non deve far fare voli pindarici. Così come un periodo buio non deve oscurare quanto di buono fatto finora. Come dire, dedicato a chi […] non si butta giù: tanto per prendere in prestito, modulandole un po’, alcune parole dalla Bertè.
Insomma,  è tempo di lasciarsi alle spalle il passato: parola di Iceman Kazansky nel celebre film "Top Gun". Sì, ma imparare dal passato. Perché la storia è pur sempre maestra di vita.
E la nostra storia calcistica recente ci dice comunque che i biancazzurri sono reduci da un periodo tutt'altro che positivo. Che nelle ultime 4 gare i gol al passivo sono stati ben nove contro i quattro realizzati. Che gli errori dei singoli sono aumentati di gran lunga rispetto a un mesetto fa, diventando spesso decisivi ai fini dell'economia della partita. Che le trame di gioco hanno subito un'involuzione. E che sui dodici punti disponibili ne sono stati conquistati solo tre.
Certo, il campionato è lungo. Un periodo buio e negativo ci può sicuramente stare. Ma l'importante era rialzarsi il più velocemente possibile per ricominciare a macinare punti. Round dopo round. Un po' come Rocky Balboa nel famoso duello sul ring contro Ivan Drago. Un pugile suonato che nel momento di difficoltà si è compattato riuscendo a portare in porto il match. Come diceva Al Pacino, eravamo all'inferno. Potevamo rimanerci e farci "prendere a schiaffi" oppure aprirci la strada, lottando, verso la luce. I biancazzurri hanno scelto di "scalare le pareti dell'inferno" un centimetro alla volta. Ricompattandosi e centrando il loro - il nostro - Parco della Vittoria, un po' come la stazione del celebre gioco in scatola - Monopoli - che richiama anche il nome della città pugliese.
Ora però non bisogna assolutamente fermarsi. Nel lunch match di domenica prossima all'Adriatico arriva il Picerno: ultima gara di questa prima metà di stagione, nel corso della quale il Pescara, tutto sommato, ha fatto innamorare nuovamente il pubblico. Torniamo a correre perché - prendendo in prestito un concetto petrarchesco - il tempo fugge e non s'arresta un'ora.
Buongiorno aviatori, riprendiamo a volare: parola di Maverick.

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