Prima squadra

Sebastiani: "Vogliamo vincere il nostro scudetto. E a gennaio..."

22.11.2016 14:28

Evento presso lo sponsor Saquella questa mattina per il Pescara. La rosa al completo e molti dirigenti erano presenti in strada Torretta 25 presso la sede dell'azienda partner per conoscere il segreti della torrefazione. Proprio dalla Saquella, ha preso la parola il presidente Daniele Sebastiani che, dopo aver sottolineato l'approvazione del bilancio ottenuta ieri ed i passi in avanti fatti dal brand Pescara (leggi qui), si è soffermato sulle questioni di campo. "Il quadro generale allarmante nella vita è un altro, fortunatamente stiamo parlando di calcio", cerca di sdrammatizzare il numero 1 del club, "sulla carta dopo Roma dovrebbe incominciare il campionato del Pescara e noi dovremo vincere il nostro scudetto nel torneo a quattro squadre per la salvezza. Non credo che qualcuno del club si fosse illuso di fare un campionato diverso, sapevamo sin dall’inizio quale era il nostro percorso, ovvero una strada di sofferenza e di grande sacrificio per centrare l’obiettivo". Cinque sconfitte di fila e la prospettiva di andare ko anche nel prossimo turno: il momento è durissimo. Tanti, troppi i gol presi a fronte di una scarsa prolificità.  "Il Pescara corre e lo fa fino alla fine delle gare, dunque non credo sia una questione fisica. Penso che ci siano evidenti differenze tra le ultime quattro squadre di questo campionato e tutte le altre, differenze dovute esclusivamente ad un fattore economico. Pensate all’ultima gara: dalla panchina della Juventus uscivano per riscaldarsi calciatori da 25-30 milioni l’uno… Dobbiamo imparare ad essere più cinici là davanti, perché quando ci capita l’occasione dobbiamo concretizzarla, e metterci un po’ più di impegno e cattiveria agonistica, quello che ci è mancato finora. Abbiamo giocato bellissime partite e raccolto molto meno di quanto avremmo meritato, a livello di complimenti ricevuti saremmo primi in classifica... Ai miei soci porto sempre l'esempio del Frosinone dell’anno scorso: non aveva una rosa più forte della nostra, ma sicuramente aveva un organico fatto da giocatori che volevano dimostrare sul campo di valere la categoria. Ci serve anche un pizzico di fortuna in più, poi magari con la prima vittoria questi ragazzi avranno più consapevolezza dei propri mezzi. Dalla poltrona è facile parlare, non mi sembra che questa sia una squadra allo sbando e che l’allenatore sia diventato l’ultimo deficiente. Dobbiamo essere equilibrati. Resta la fiducia per questo gruppo e questo tecnico da parte della società". Poche partite al giro di boa, bisognerà fare più punti possibili prima della riapertura del mercato. "Dopo Roma partirà la volata finale del girone d’andata e dovremo restare aggrappati al gruppo, poi a gennaio faremo, di concerto con il mister ed i direttori, le nostre valutazioni e vedremo come intervenire. Ci confrontiamo tutti i giorni su questo aspetto, ma parlare di gennaio ora è prematuro. Qualcosa dovremmo fare, ma dobbiamo capire bene di cosa abbiamo bisogno e per farlo vorremmo vedere prima la rosa al completo. Bisognerà fare i conti con le nostre possibilità e con i giocatori che saranno disponibili, il mercato di gennaio ci insegna che si commettono stupidaggini. E le fanno tutti, non solo il Pescara. Siccome non ci sono sul mercato fenomeni che possono cambiare le sorti della squadra – ed io di certo non posso prendere Higuain – evidentemente dovremo essere molto bravi a scegliere il meglio sul mercato e soprattutto giocatori che abbiano voglia di dare il proprio contributo».

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