Prima squadra

C'era una volta un fortino chiamato Stadio Adriatico....

E ora non c'è più

19.12.2022 00:01

C'era una volta, nemmeno poi tantissimo tempo fa, un fortino chiamato stadio Adriatico, dove c'era un pubblico numerosissimo e dove quasi nessuno riusciva a vincere o comunque a passare facilmente. C'era una volta, perchè adesso non c'è più. O almeno sembra non esserci più. Non c'è più il grande pubblico di una volta, vero dodicesimo uomo in campo, e non c'è più la legge dell'Adriatico a regnare, perchè l'impianto pescarese è diventato terra di conquista, per tanti. Anzi, per troppi. Lo è stato per il Taranto, che prima di giocare all'Adriatico aveva totalizzato la miseria di 1 punto in 8 gare, e lo è stato per il Picerno, una squadra non di blasone ma certamente assai organizzata e meritevole di occupare l'ottima posizione di classifica che si è guadagnata. Il Delfino invece si è smarrito.

E' così è arrivata ieri la terza sconfitta consecutiva all'Adriatico, la quarta in stagione sulle 5 complessivamente maturate, che relegano ad una parentesi l'acuto di Monopoli e portano a 4 i ko nelle ultime 5 partite. I primi due ko interni sono arrivati con le corazzate del raggruppamento, Crotone e Catanzaro in ordine cronologico, a confermare l'ormai annosa questione degli scontri diretti falliti. Sono 3 anni che nelle partite che contano il Pescara stecca. Dentro o fuori fa poca differenza ed anche questo è un segnale. Dentro casa, si dovrebbe far bottino pieno. E invece no.

E il pubblico? Eccetto lo zoccolo duro della Nord e della Gradinata Adriatica e quelle centinaia di presenti sempre, nel bene e nel male, è tornato ad allontanarsi. E lo ha fatto in un batter d'occhio. Dai 12.996 (ospiti inclusi) della sfida al Catanzaro ai  3.621 (così distribuiti: 52 ospiti, 2.204 biglietti e 1365 abbonati)  del match col Picerno è passato meno di un mese. Piaceva a tutti, o almeno sembrava, il Pescara il 27 novembre, piace a pochissimi adesso. Ora si parla di “occasionali”, ma fino a quqlache anno fa non se ne parlava - o se ne parlava pochissimo, solo in talune sfide di cartello -  perchè le medie delle presenze sugli spalti  erano nettamente più alte. Nessuna polemica, ognuno è libero di andare o non andare allo stadio e di seguire come vuole la sua squadra. Però è chiaro che oggi l'Adriatico non è più un fortino. Non lo è con riferimento a quanto avviene sul rettangolo verde e non lo è nemmeno più sugli spalti. Ma lefortune di ogni squadra iniziano principlamente in casa propria. E se questo Pescara perde 4 gare (di cui 3 consecutive) in casa delle 5 totali ed in trasferta fa 7 vittorie, 1 pari ed 1 sconfitta qualcosa vorrà pur dire….

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