Prima squadra

Sebastiani: "Mercato da 7. Sulla società..."

Le parole del presidente a Il Centro

08.10.2020 08:01

Il presidente Daniele Sebastiani, dopo la chiusura del mercato, è tornato a parlare e lo ha fatto a Il Centro in una intervista molto interessante a firma del collega Luigi Di Marzio. Vi riproponiamo gli spunti più interessanti di quanto dichiarato dal presidente al quotidiano abruzzese. Buona lettura.

Sebastiani, un voto al mercato del Pescara?
«Sette. Una sufficienza piena possiamo darcela, tra sei e mezzo e sette».

Il difensore centrale chiesto da Oddo, però, non è arrivato.
«Abbiamo preso Guth dall’Atalanta, che è un giovane promettente. L’allenatore avrebbe voluto un altro difensore di piede destro, ma non dimentichiamoci che tra 20 giorni sarà pronto Antei che in B è un giocatore super. In questo momento abbiamo cinque difensori di ruolo come Bocchetti, Drudi, Scognamiglio, Antei, Elizalde e, all’occorrenza, anche Jaroszynski può fare il centrale».
Sarebbe servito anche un terzo attaccante, non crede?
«D’accordo, ma l’ingaggio di un’altra punta non è mai stata una priorità. Se fosse capitato qualcosa di interessante, l’avremmo sicuramente ingaggiato, ma così non è stato. Abbiamo due attaccanti di categoria come Asencio e Ceter, oltre al nostro giovane Belloni sul quale possiamo tranquillamente puntare».
Ora c’è la possibilità di ricorrere al mercato degli svincolati.
«Quel tipo di mercato potrebbe rappresentare una opportunità, ma non sempre. Comunque, vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni e, poi, faremo le valutazioni».
Dopo la fine del calciomercato cosa ha detto a Massimo Oddo?
«Nulla di particolare. A Massimo non abbiamo chiesto la serie A. Deve solo allenare, poi, a tutto il resto, ci pensiamo noi. Deve stare tranquillo e lavorare perché abbiamo piena fiducia in lui».

Il Pescara è da considerare tra le 8-9 squadre in grado di lottare per la zona alta della classifica?
«Per prima cosa il Pescara non deve farci soffrire, visto come è andata a finire la scorsa stagione. A Massimo Oddo, ripeto, non abbiamo chiesto di vincere il campionato. Vogliamo disputare un torneo tranquillo. Questo, dopo il campionato scorso disastroso, è l’anno della rifondazione e della rinascita. Sappiamo bene che la rosa è radicalmente cambiata, i giocatori sono insieme da poco tempo rispetto alle altre squadre e ci vorrà del tempo per trovare l’amalgama. Senza fretta, con calma, lavoriamo e ripartiamo».
Chiuso il mercato, ora il suo mirino si sposta sulla società? Pronto ad accogliere nuovi soci o vendere il Pescara?
«A questa cosa ci lavoro sempre, ma, calcolando anche il periodo che stiamo vivendo, sarà difficile trovare una soluzione a breve termine. La nostra società, tra l’anno scorso e quest’anno, a causa dei problemi legati al Covid, ha perso e perderà in totale circa 6 milioni di euro. In un periodo come questo tutti i club, compreso il nostro, vanno in sofferenza».

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