Prima squadra

Caso Muntari, tuona Sebastiani. E Thuram....

Ancora un polverone quanto successo a Cagliari domenica scorsa

05.05.2017 14:05

Daniele Sebastiani sul caso Muntari ha le idee chiarissime. E le espone al Tg3 Abruzzo. "Sono fermamente al fianco di Muntari, l'intera città di Cagliari non ha a che fare con 8 o 9 individui ma queste cose non possono essere valutate sulla base di percentuali come scritto sul referto. Servirebbe buonsenso, lo stadio è diventato una zona franca dove ognuno può insultare chi vuole".

Intanto ha preso posizione anche Lilian Thuram, ex calciatore e uomo molto attivo nel sociale e nelle questioni anti-razzismo, in un’intervista a Radio Capital: "Il caso Muntari non è molto facile da capire. Ci sono dei tifosi che fischiano Muntari perchè è nero, Muntari si arrabbia, vuole uscire dal campo, arriva l’arbitro che l’ammonisce e poi gli dà il rosso. Vuol dire che Muntari non è aiutato dal potere nel calcio. I giocatori delle due squadre fanno finta di non capire che cosa sta succedendo, c’è uno che si fa aggredire e tutti girano la testa. I tifosi che sono seduti girano la testa. Alla fine diventa colpa di Muntari, Muntari esce e il gioco continua. Ma devono essere i bianchi a cambiare le cose, non Muntari. C’è ipocrisia - ha proseguito Thuram -. Il problema del razzismo non è Muntari: sono gli altri che non fanno niente. Per non vedere, si dice che è colpa sua. È la storia del razzismo: non è la novità. Basta far finta di non vedere".

Non mancano le voci fuori dal coro. Ad esempio quella del giornale Libero che ha pubblicato un duro pezzo a firma di Giuseppe Cruciani. "Le urla di dieci tifosi trasformano l'italia in un Paese razzista. Il giocatore minaccia il direttore di gara e nessuno dice nulla: siamo troppo occupati ad auto-incolparci", è un estratto del del pezzo in questione il cui titolo era "Il bullo Muntari"

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