
Plizzari e Lapadula non sono più sogni totalmente impossibili
Il punto sul mercato biancazzurro
Lapadula e Plizzari sono sogni non più irrealizzabili per il Pescara, anche se ancora di difficile realizzazione, ma c'è anche dell'altro… Ecco il consueto report VOCE PER VOCE, CAPITOLO PER CAPITOLO sulle trattative di casa Delfino:
PLIZZARI- Il grande ritorno non è più utopia, come anticipato da PS24. La breccia è stata aperta, adesso bisogna percorrere con convinzione la strada che può riportare Alessandro Plizzari a Pescara. La novità sul fronte del ritorno dell'eroe della promozione è l'apertura del Delfino ad acquistare a titolo definitivo il giocatore, condicio sine qua non per aprire alle negoziazioni con il Venezia. I lagunari, infatti, non intendono girare in prestito di nuovo il portiere, che vuole tornare in biancazzurro per avere quel ruolo da protagonista che in Veneto non avrebbe perchè nelle gerarchie parte dietro a Flip Stankovic. Il Pescara è disponibile a fare un sacrificio economico e l'operazione ha una logica perfetta, tanto dal punto di vista ambientale (Plizzari è l'idolo dei tifosi) quanto da quello tecnico e finanziario. L'anno scorso il giocatore è stato ceduto per 400mila euro ma con l'ammortamento di una stagione non è più a bilancio per questa cifra: questo significa che i biancazzurri non dovranno svenarsi per esaudire le richieste economiche della controparte, che di certo non vuole archiviare una minusvalenza ma che non può al tempo stesso sparare una cifra monstre, consapevole della volontà di Plizzari di tornare in Abruzzo (leggi qui). Con una cifra non troppo vicina al milione, insomma, si potrebbe chiudere l'affare (il Pescara punta su massimo mezzo milione), che avrebbe una grande valenza per la società del presidente Sebastiani perchè si parla di un elemento ancora molto giovane per il ruolo (25 anni compiuti a marzo) e che se continuasse sugli stessi standard di rendimento dell'ultimo biennio vedrebbe accrescere ancor di più il suo valore, garantendo in prospettiva una bella plusvalenza al club. Anche l'entourage del giocatore è al lavoro per trovare una quadra. Ieri a Roma, nella sede di Confindustria all’Eur in occasione del Forum delle proprietà della Lega serie B, ci sono stati nuovi contatti in attesa di un vero e proprio vertice che definirà, in un senso o nell'altro, la vicenda. I discorsi tra le due società potrebbero allargarsi anche ad Okoro (Pescara interessato al prestito) e a Dagasso (pallino del ds Antonelli, ma che in ogni caso lascerà il Delfino solo tra un anno) e non è escluso che si possa parlare anche di altri giocatori veneti.
LAPADULA - L'altro fronte caldo è questo. La novità è che lo Spezia intende risolvere entro la fine di questa settimana la sua situazione, senza trascinarla oltre. Il nodo resta essenzialmente di tipo economico sull'ingaggio: il Pescara ha fatto sapere di avere necessità di un contributo degli Aquilotti, sotto forma di buonuscita stimata in almeno 300mila euro, per poi poter spalmare i 700mila di ingaggio annuale del giocatore in un biennale. Restano inoltre alcune perplessità di ordine fisico (il giocatore, 35 anni, si porta dietro noie alla caviglia) a non rendere ancora rovente l'ipotesi.
ALTERNATIVE - I biancazzurri tengono così in caldo più alternative e su due c'è qualche novità: il doriano Antonino La Gumina non è stato convocato per il ritiro di Ponte di Legno (a differenza dell'altro obiettivo pescarese Massimo Coda) perchè in uscita certa (ha contratto di ancora 2 anni e può partire anche solo in prestito) mentre Tommaso Biasci, fedelissimo di Vivarini, non vuole rinnovare con il Catanzaro ed ha congelato una ricca offerta del Benevento per attendere i possibili sviluppi in chiave biancazzurra.
NOME NUOVO - Erik Lanini, svincolato, potendo ricoprire quasi tutti i ruoli d'attacco è nome da tenere in considerazione. Stimatissimo da Foggia, è reduce da una buoina stagione a Benevento. Ma il Pescara deve prima salutare almeno uno tra Cangiano (ha però ingaggio assai alto per la C e in B non ha richieste(, Tonin (Catania avanti sulla Salernitana) e Bentivegna (piace al Pineto).
REALE - Dopo gli affari Arena e Graziani, Pescara e Roma parlano anche di Filippo Reale, difensore 2006 che è il faro della Primavera giallorossa. Per caratteristiche ricorda Riccardo Calafiori e sarebbe utilizzato come centrale o braccetto di sinistra, ruolo nel quale Foggia cerca anche un profilo più pronto e maturo che potrebbe essere lo svincolato Luca Caldirola. Difficile il frusinate Marchizza, essenzialmente per problemi di ingaggio che è alto.
LONARDI - L'ex va verso Ravenna. Trattativa avviata. Comunque non resterà al Sudtirol e non tornerà al Pescara
HA COLLABORATO MATTEO SBORGIA
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