Prima squadra

Ripartire. Ma come? Le parole di Daniele Sebastiani

Da Il Messaggero di oggi

30.04.2020 15:17

Ripartire. E’ la parola d’ordine della Lega di serie B dopo l’ultimo consiglio direttivo. Il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, è reduce dalla riunione video del consiglio che ha iniziato a mettere i paletti per la ripresa del campionato, quando arriverà l’ok del Governo e il seguente lasciapassare della Figc. Serviranno tre mesi alla B per chiudere la stagione. Allenamenti di squadra dal 18 maggio prossimo, quindi possibile chiusura del campionato (mancano dieci partite di stagione regolare, e altre dieci tra play-off e play-out) nella seconda metà di agosto. “Abbiamo ancora una volta ribadito la ferma volontà di finire sul campo la stagione – dice il presidente Sebastiani – . Prendendo spunto dalle indicazioni dell’Uefa, ovvero finire i campionati entro il 2 di agosto e giocare poi le finali delle competizioni europee, noi potremmo chiudere la stagione entro fine agosto. Questo per mantenere tranquillità e sicurezza”. Impossibile accelerare e chiudere entro i primi di agosto. “Abbiamo detto che servono questi tempi perché, dopo due mesi e mezzo di stop, servono almeno tre settimane di preparazione ai calciatori – spiega Sebastiani – . Poi ci sarebbero dieci partite da giocare anche a 40 gradi, non sarebbe possibile farne due a settimana. Abbiamo ascoltato anche i pareri di tecnici e medici. Partendo il 18 maggio, la B tornerebbe in campo a metà giugno e avrebbe due mesi e mezzo per finire il campionato in tranquillità. Certo, noi come Lega possiamo dire la nostra, ma non possiamo decidere da soli. C’è un decreto che oggi c’impone di non poterci allenare, ne servirà intanto un altro che ci autorizza a ripartire”. A proposito: il Ministro Spadafora dice che dal 4 possono allenarsi gli atleti professionisti di sport individuali, ma non atleti professionisti degli sport di squadra, neanche se si allenassero da soli dentro il centro sportivo. “A leggere il decreto è così, ma è vero che dal 4 maggio ci si potrà allenare da soli allontanandosi da casa, quindi magari i calciatori andranno a correre nei parchi o sulla riviera. Il decreto resta comunque poco chiaro al riguardo”. Il protocollo sotto la lente d’ingrandimento del Governo: “Il comitato tecnico scientifico dice che non è completo, dovremo capire cosa intende. Il protocollo Figc è già parecchio restrittivo e difficoltoso da attuare. Se ci fossero ulteriori inasprimenti, diventa complicato metterlo in pratica. Al momento tante cose non sono state ancora chiarite”. Il calcio è in crisi e la mancata ripresa del campionato potrebbe costare carissima ai club. Il Pescara, ad esempio, rischia di vedere evaporare qualcosa come 5 milioni di euro. Una perdita difficile da colmare nel breve periodo. Intanto, però, il presidente Sebastiani ha incassato già nei mesi scorsi il “bollino” PA, uno dei parametri fondamentali per l’iscrizione al prossimo campionato. “Il Pescara è l’unico club che ha questo parametro in regola al momento in tutta la B. Chi non l’ha ancora raggiunto, per potersi iscrivere a fine stagione dovrebbe ricapitalizzare. Ora, con la crisi coronavirus, la Federcalcio credo che renderà più flessibili valori in vista del prossimo campionato. Ma la parola d’ordine resta la “sostenibilità”. Vedrete cosa accadrà l’anno prossimo nel calcio italiano a tutti i livelli, sarà un disastro…”. Tanti presidenti delle big ora tremano di fronte al possibile stop dei campionati. Contratti onerosi e investimenti fuori budget rischiano di diventare zavorre pesantissime. “A noi presidenti nessuno punta un coltello alla gola al momento di fare i contratti ai calciatori. Io seguo una linea precisa, senza fare mai il passo più lungo della gamba. Altri forse no. Ma faccio i complimenti al collega Vigorito, che nelle nostre riunioni ha sempre ribadito questo concetto, prendendosi le sue responsabilità imprenditoriali. Ripete sempre: “Ho fatto delle scelte: se sbaglio, ne pago le conseguenze; se ho azzeccato, ne raccolgo i frutti”. Le scelte dei club devono essere consapevoli”.

FONTE: IL MESSAGGERO ED. ABRUZZO

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