
Ivo Iaconi: "Zeman all'avanguardia anche a 70 anni. Bene il mercato del Pescara"
L'ex trainer biancazzurro a Il Messaggero ed. Abruzzo
Ivo Iaconi non ha dubbi: Zeman ed il Pescara saranno protagonisti. Anche in una B che si annuncia complicata. Tante le squadre ambiziose: “Il Frosinone davanti, poi le retrocesse dalla A e almeno una sorpresa tra le neopromosse dalla C, Parma su tutti per storia e blasone, e le outsider che partono senza pressioni”. Questa è la griglia di partenza della prossima serie B per Ivo Iaconi, 61 anni. “Non vedo l’ora che passi questo mesetto senza calcio, sono curioso di vedere che campionato verrà fuori. La B non è mai scontata, può vincerla anche la squadra che nessuno si aspetta alla vigilia. E’ bella anche per questo. Immagino un campionato con un grande equilibrio e una linea sottile a dividere zona ply-off e zona play-out”. Sulle panchine della B tanti giovani esordienti o alle prime esperienze. Iaconi ha un suo pupillo: “E’ Longo del Frosinone, che ha fatto bene già l’anno scorso alla Pro Vercelli. Poi però c’è Zeman: è lui il più atteso, quello da seguire e da studiare. Anche a 70 anni, le sue idee calcistiche sono sempre all’avanguardia”.
E il suo Delfino come si sta muovendo? “Il Pescara sta facendo un buon lavoro sul mercato in entrata: sta seguendo le direttive del tecnico e alla fine credo che riuscirà ad allestire una squadra a immagine e somiglianza di Zeman, fatta di giovani talenti. Certo, la rosa così ampia è un problema, ma penso che lo risolveranno”. Iaconi scommette soprattutto su Leonardo Mancuso: “Assolutamente sì, è un giocatore che ho avuto qualche anno fa nella Carrarese. Ha avuto un’esperienza in B quando probabilmente non era ancora pronto caratterialmente. Ma le qualità per stare nella categoria le ha sempre avute. Credo che con Zeman riuscirà a tirare fuori tutto il meglio del suo repertorio e consacrarsi ad alti livelli. E’ un ragazzo che lo merita”, dice ancora Iaconi, l’ultima volta in panchina due anni e mezzo fa a Brescia. Lì allenava Ahmad Benali, uno dei biancazzurri attualmente sul mercato: “E’ vero che andare in ritiro con quaranta giocatori è un problema che nessun allenatore vorrebbe affrontare - dice - , ma nel Pescara non ci sono giocatori da buttare, non escludo che alcuni di quelli in uscita non possa alla fine restare e tornare molto utile nella prossima stagione. Gente come Benali, Zampano e Brugman, per esempio, in serie B fa la differenza. Lo ha già dimostrato due anni fa con Oddo, sono giovani ma hanno accumulato esperienza. Se dovessero restare, sarebbe un bene per il Pescara”, ha detto a Il Messaggero ed. Abruzzo.
La priorità biancazzurra è quella di sfoltire i ranghi il prima possibile: “Sarebbe bene accelerare per ridurre la rosa nel più breve tempo possibile, lavorare con tanti giocatori è complicato e con il passare delle settimane può incidere anche sul morale del gruppo. Sono sicuro che la società riuscirà a sistemare le cose, il mercato aperto fino alla fine di agosto costringe i club a gestire certe situazioni”.
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