
Tecnologia ed alimentazione regolata: come si prepara il Delfino alla Serie A
E' adesso che si semina per raccogliere i frutti a maggio. E' in ritiro che si pongono le fondamenta di un castello di sogni che non deve sgretolarsi a fine stagione. Lavoro duro, durissimo e cura meticolosa - maniacale in taluni casi - di ogni particolare. Dall'alimentazione al riposo, dal lavoro di campo ai test. ALIMENTAZIONE - L'obiettivo nell'arco della giornata è quello di assicurare il giusto ed equilibrato apporto di calorie con proteine, carboidrati, fibre, vitamine, minerali e grassi di qualità. Sveglia entro le 7,45 e colazione fatta entro le 8,30, per poi andare al campo per la seduta mattutina avendo digerito alimenti leggeri per non avere problemi (cornetti integrali con marmellate biologiche, fette biscottate, yogurt, fette biscottate, fiocchi di mai e miele). A fine seduta mattutina possibilità di rifocillarsi con integratori salini e frutta fresca di stagione. A pranzo (ore 13) menù a buffet con vasta possibilità di scelta tra riso, pasta al pomodoro o in bianco (minestrone e insalate di farro opzioni alternative), carni bianche con verdura fresca cotta o cruda, bresaola e presciutto crudo. Prima della seduta pomeridiana caffè, crostata e succhi di frutta. Ore 20 la cena: niente pasta o riso come prima pietanza ma zuppa o minestra, poi carni rosse (vitello in genere) o bianche (possibilità anche di bresaola e prosciutto crudo). Possibilità anche di mangiare pesce, ma non fritture o alimenti pesanti o troppo conditi. Gli "stravizi"? Assolutamente banditi! Uno strappo alla regola, una pizza o un altro peccato veniale di gola, può essere concesso solo dopo le amichevoli e comunque con moderazione. La dieta è curata direttamente dal club grazie al lavoro dello staff medico ALLENAMENTI - Due le sedute normalmente previste, alle 9,30 e alle 17. Al mattino normalmente la squadra è divisa in due gruppi, il primo al lavoro da subito ed il secondo a partire dalle 10,15 per lavoro sulla forza e per la parte atletica in generale. Più tattica e lavoro con la palla nella seduta pomeridiana (17-19). Il programma complessivo di lavoro è suddiviso in tre cicli in 9 giorni che a loro volta presentano 3 mini-cicli da 3 giorni. Nel primo una seduta di forza, nel sedondo di potenza aerobica e il terzo dedicato alla valutazione funzionale con il test di variabilità cardiaca che permette di indicare il livello di recupero dei calciatori. In altre aprole: due giorni di carico ed uno di scarico da ripetere con carichi diversi nei 3 cicli pur mantenendo alta l'intensità. Il protocollo base è uguale per tutti, giovani e meno giovani, ma si cerca di personalizzare il più possibile le sedute. Per monitorare al meglio il tutto, previsti esami ematici e test sulla regolazione cardiaca. Lo staff che cura questo delicato aspetto è composto da Ermanno ciotti, Riccardo Proietti e Francesco Petrarca. TECNOLOGIA - Ed è qui che entrano in gioco le novità. Il ricorso alla tecnoclogia è ormai pratica diffusa nel mondo del calcio ed il Pescara non fa eccezione. In talune sedute una telecamera fissa riprende il lavoro per monitorare le azioni tracciando l'analisi qualitativa da far studiare allo staff tecnico (incaricato del club in tal senso è Diego Labricciosa). Match analysis particolare, insomma. c'è poi il drone, come per il Napoli di Sarri (dall'anno scorso per i partenopei). Il robot volante in grado di riprendere dall'alto l'allenamento è uno strumento innovativo e di non facile utilizzo, ma che può rivelarsi importante. Non verrà usato spesso, tuttavia, ma in circostanze ad hoc quando sarà necessario analizzare alcuni dettagli (posizionamento della linea difensiva, ad esempio, o alcuni particolari delle due fasi di gioco). Si utilizza poi il GPS per valutare parametri specifici quali accelerazioni, chilometraggio, velocità, cambi di direzione, etc etc per poi essere raccolti e studiati.
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