Prima squadra

80 uomini d'oro per gli 80 anni del Delfino

16.07.2016 00:54

1936 - 2016, 80 anni di amore, passione, gioie, dolori, sconfitte e vittorie di una squadra diventata simbolo di una Regione intera. Il Pescara Calcio spegne 80 candeline e si proietta nel futuro. "80 anni di gioie e dolori. Nessuna resa per i nostri colori!!!", era lo striscione che campeggiava in Curva Nord durante Pescara - Brescia, il match che decretava le 200 gare da presidente di Sebastiani e che, soprattutto, ha visto tante vecchie glorie biancazzurre sfilare prima del calcio d'inizio. Da Junior a Galeone, in molti grandi ex hanno voluto presenziare al "compleanno" del Delfino Sono stati tanti i campioni che hanno indossato la casacca biancazzurra. Il quotidiano Il Centro qualche settimana fa ha pubblicato un inserto interamente dedicato al sodalizio adriatico nel quale ha indicato 80 uomini fondamentali nella storia biancazzurra: 10 portieri, 20 difensori, 20 centrocampisti e 20 attaccanti. Non sono stati inseriti i presidenti. Ecco le scelte de Il Centro. Portieri (10): Morgan De Sanctis (74 presenze dal 1994 al '97), Paolo Cimpiel (biennio '73-75), Gino Di Censo (220 partite dal '56 al '66, il portiere con il maggior numero di presenze nel Pescara), Mariano Fabiani (il portiere della promozione in b del 1940-41), Giuseppe Gatta (il portiere galeoniano), Domenio Lamia Caputo (dal '66 al 71', sempre in C, con 137 presenze), Alessandro Mannini (unica, straordinaria stagione personale, nel 1990-91), Mattia Perin (il Golden Boy, molto bistrattato, dell'ultima A), Massimo Piloni (108 presenze dal '75 al '78) e Saul Santarelli (il "Sindaco" pre Sansovini). Non menzionati dal quotidiano, Peppe Zinetti, Luca Anania, Marco Savorani e Tore Pinna che hanno vergato però pagine importanti. Difensori (30): Giacomo Dicara (9 campionati a Pescara e 2 promozioni in A), Antonio Balzano (3 stagioni, fu anche capitano), Andrea Camplone (uno dei ragazzacci terribili di Galeone), Mario Cantarelli (emblema del Delfino Anni Sessanta), Francesco Ciampoli (due promozioni, dalla D alla B, con Rosati allenatore), Alfredo De Angelis (uno dei pionieri biancazzurri, rifiutò club blasonati pur di restare), Gianfranco De MArchi (10 anni a Pescara, vi chiuse la carriera), Luigi Ciarlantini (con Bergodi coppia d'oro anche oggi), Roberto Galbiati (63 presenze e 1 gol a Pescara, dove gli fu cambiato ruolo), Filippo Galli (apprendistato pescarese prima dei trionfi milanisti), Romano Galvani (autore del primo gol di Inter - Pescara 0-2, gara d'esordio in A del Pescara galeoniano), Eraldo Mancini (uomo di fiducia di Cadè ed Angelillo), Nicola Monaco (5 stagioni a Pescara a partire dal 1954), Gianfranco Motta (124 gettoni di presenza nella seconda metà degli Anni Settanta), Salvatore Nobile (147 e 12 gol per Totò), Gianni Palanca (3 campionati), Ubaldo Richetti (l'ex virgulto giallorosso torna grande a Pescara), Franco Rosati (dalla D alla B con Tom Rosati), Bartosz Salamon (guida del Pescara di Oddo-Baroni che ha sfiorato al A) e Matteo Santucci (7 stagioni

Junior: "Pescara è parte del mio cuore"
L'ex capitano del Pescara calcio Leo Junior è arrivato ieri in città direttamente dal Brasile, ospite della società D...
con 122 presenze e 5 gol). Avrebbero meritato menzione Cristiano Bergodi, Giorgio Benini, Michele Zanutta, Marco Capuano, Hugo Campagnaro Centrocampisti (20): Leo Junior (il più grande), Marco Verratti (il Gufetto di Manoppello), Max Allegri (il genietto del galeone bis), Roberto Bosco (suo il gol promozione al Parma nel 1987), Emmanuel Cascione (il centrocampista "totale" di 3 stagioni), Giacomo Conio (7 stagioni per 186 presenze), Caarlos Dunga (23 presenze e 3 gol prima di vincere da capitano la Coppa del Mondo), Gian Piero Gasperini (5 stagioni da leader), Michele Gelsi (202 presenze e 42 gol), Antonio Giammarinaro (bienno pescarese del '64-66), Ottavio Palladini (10 stagioni, 322 presenze, 48 gol), Edmondo Prosperi (204 presenze, 14 gol prima di essere vice del Gale), Giorgio Repetto (uno degli uomini simbolo del club), Baka Sliskovic (il Maradona dei Balcani), Antonio Lopez (detto "Il Professore), prima metà Anni Settanta), Ledian Memushaj (l'Aquila albanese), Bruno Nobili (uno dei "Tre Moschettieri" con Repetto e Zucchini), Angelo Orazi (trasformatosi da punta a centrocampista con Cadè), Angelo Terracenere (6 stagioni da gladiatore) e Vincenzo Zucchini ("Il Capitano dei Capitani"). Tra i tanti che avrebbero meritato menzione, citiamo uno per tutti: Andrea Gessa. Attaccanti (20): Mario Tontodonati (il top scorer all time del Delfino), Andrea Carnevale (52 presenze e 24 gol totali distribuite in due avventure), Edy Bivi (il centravanti di intelligenza superiore), Emanuele Calaiò (27 reti in 70 presenze), Dario Cavallitto (biennio '66-68), Bartolomeo Di Michele 24 gol in 101 presenze), Mauro Esposito (lo scugnizzo pescaresizzatosi), Federico Giampaolo ("Re Federico"),Ciro Immobile (28 gol in una stagione), Lorenzo Insigne (Lorenzinho il Magnifico), Rocco Pagano ("Il Rocco Volante"), Stefano Rebonato (il goleador del primo Gale), Giuseppe Rinaldi (uno dei pionieri, seconda metà degli anni '40), Marco Sansovini (Il Sindaco), Tita (tripletta alla Roma che resta storica), Giancarlo Tacchi 15 gol in 90 presenze), Bruno Pace (il pescarese che trovò fortuna altrove), Ricky Massara (Ricky vola e la curva si innamora), Farnese Masoni (un volto storico fine anni Quaranta l'esordio, fine anni Cinquanta il ritorno) e Gianluca Lapadula (24 gol e statistiche ancora da migliorare....). Non sono stati citati molti importanti attaccanti; come per i centrocampisti ne citiamo due per tutti gli esclusi: Riccardo Maniero ed Andrea Cecchini Allenatori (10): Galeone (Il Profeta), Cadè (la prima promozione in A), Catuzzi (colui che portò la zona), Di Francesco (un anno e mezzo da big nella sua città), I.Iaconi (un buon triennio), Pizziolo (prima promozione biancazzurra in B), Tom Rosati (non ha bisogno di presentazioni), Delio Rossi (l'allievo di ZZ che precedette il boemo a Pescara di molti anni), Zeman (il creatore di Zemanlandia) e Massimo Oddo. Tra coloro che Il Centro non cita, menzioniamo come simbolo Giorgio Rumagnani: la sua impresa fu titanica riuscendo a salvare un Pescara fortemente penalizzato. Retrocedendo, si sarebbero aperti scenari foschi..... Queste le scelte de Il Centro e le nostre integrazioni: e voi chi avreste inserito?

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