
Il Delfino non vuole essere matato dal..Toro
Sfida difficile, difficilissima sulla carta. Come (quasi) tutte in Serie A. Nonostante una retrocessione anticipata sempre più vicina ed i soliti, numerosi problemi di formazione, il Pescara arriva a Torino per rendere la vita difficile ai granata di Sinisa Mihajlovic. O almeno per provare a farlo, al termine della settimana più difficile dell'epoca recente biancazzurra, apertasi con il pesante ko interno con la Lazio e culminata con l'attentato incendiario a danno del presidente Sebastiani. La gara in Piemonte valida per la 24esima giornata di Serie A è probabilmente più importante per i granata che non per i biancazzuri, ormai quasi rassegnati nonostante l'aritmetica non certifichi ancora il totale fallimento sportivo dell'annata agonistica in casa Delfino. Cairo in settimana ha spiegato come il progetto Mihajlovic sia biennale, ma la realtà è che già da questa annata avrebbe voluto risposte importanti e magari un posto in Europa League. Undici punti dalla Lazio, quinta in classifica, e dieci dall'Atalanta: ecco il gap da recuperare per avere un posto per l'Europa. Il Toro dunque oggi non può fallire. Cinque partite senza vittorie per il Torino, l'ultima era stata realizzata con il Genoa alla penultima di andata: troppo, per i usti di Miha e Cairo. Di certo il Pescara non regalerà nulla. Per poter alimentare la comunque flebilissima speranza di rimonta deve iniziare a vincere (finora un solo successo in campionato, ma colto a tavolino) e puntare sullo stop delle altre concorrenti a più riprese. Onestamente difficile ipotizzare una rincorsa reale per la truppa di Oddo. E anche il presunto "caso Gyomber" si aggiunge ad un clima assolutamente poco sereno. Torino ad attaccare a testa bassa sin da subito e Delfino a chiudersi, corto e compatto, per poi ripartire in contropiede: sarà questo il copione tattico del match? Probabilmente si. Appuntamento alle ore 15: il Delfino proverà a non essere matato, ma a matare il Toro....
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