
Una squadra satellite in Sudamerica? Si può....
Un Pescara 2, ovvero una società satellite, dall'altra parte dell'Oceano è utopia, ipotesi ardita o idea concreta? Attualmente siamo nella fase embrionale di un progetto che può portare, a lungo termine, a buoni frutti. Il viaggio in Sudamerica realizzato nei giorni scorsi dai vertici societari e del quale vi abbiamo puntualmente dato conto (leggi qui) è stato propedeutico anche allo sviluppo di questo aspetto, come ha confermato anche il Messaggero Abruzzo nei giorni scorsi in un pezzo a firma di Orlando D'Angelo. Il Pescara vorrebbe infatti creare un avamposto oltreoceano per arrivare prima delle altre sui giovani talenti locali. «Il City, ma anche l'Udinese, hanno acquisito dei club in Uruguay di recente per battere la concorrenza e accaparrarsi giovani di talento prima di tutti. Noi ci stiamo lavorando», ha detto al giornale Roberto Druda, membro del CdA del Pescara in rappresentanza di Victor Mesa. Druda e Mesa sono gli uomini che da tempo hanno aperto il canale sul mercato uruguaiano per il club biancazzurro, ma in Sudamerica il club può vantare anche gli ottimi uffici del vice presidente Bankowski, che ha diversi ed importanti contatti in Argentina. Si tratta di un progetto di ampio respiro e molto ambizioso, che viaggia di pari passo ad altre idee, di più facile realizzazione, come quella di continuare a portare calciatori sudamericani in prova per il settore giovanile e/o per la prima squadra. Attesi infatti al Poggio a breve talenti classe 1999 e 2000 per essere valutati. Non solo estero, però: il Pescara si vuole strutturare sempre più come squadra leader in Abruzzo, non permettendo che talenti nostrani vadano altrove senza pasare prima per il biancazzurro (vedi Morfeo, ad esempio): si cercheranno in tal senso di stringere collaborazioni e partnership con più club abruzzesi possibile.
Commenti