Prima squadra

L'ex Togni a PS24 : " Pescara, fidati di Zeman e tornerai in alto.."

Parla in ESCLUSIVA a PS24 l'indimenticato e indimenticabile ex mediamo brasiliano biancazzurro

25.08.2023 00:01

A CURA DI MATTEO SBORGIA

Gavetta, applicazione, dedizione, sudore e successo. Si può spiegare così la carriera da calciatore di Romulo Togni, il centrocampista ‘operaio’ che è arrivato in A anche grazie a Zeman. Il metodista brasiliano arrivò in A con il Pescara dei record che nel 2011-2012 era allenato dal boemo. Nella stagione successiva si ritagliò piano piano un ruolo importante nella massima serie con il Delfino. La sua emozione più grande dopo la promozione? Il goal al Catania che permise agli adriatici di trionfare all'ultimo minuto in un freddo pomeriggio di dicembre a ridosso delle festività natalizie nell'annata 2012-2013. Ora Togni fa l'allenatore e noi di Pescarasport24 lo abbiamo intervistato in ESCLUSIVA per fare il punto della situazione in vista dell'inizio del campionato di Lega Pro.

Un bilancio della sua esperienza in biancazzurro: aspetti positivi e negativi?

“Con l'esperienza che ho oggi, visto che sono passati più di 10 anni, posso dire che ho vissuto a Pescara solo momenti positivi. E' scontato parlare della promozione in A, sono rimasto molto legato alla gente della vostra città e ho vissuto un'esperienza fantastica in biancazzurro”

Lei conosce Zeman. A suo avviso cosa può ancora dare ai biancazzurri e perchè?

“Il mister è una garanzia sempre. Un allenatore unico nel suo genere. Sono convinto che saprà dare come sempre il massimo: la sua impronta è inconfondibile. Non esiste un trainer come lui. Riesce a lavorare con i giovani in maniera straordinaria, li plasma, stimola, motiva e poi lancia”

 

Romulo Togni ha fatto parte di quel Pescara incredibile che nel 2011-2012 tornò in A dopo 20 anni battendo tutti i record. A suo avviso, a parte Immobile, Insigne e Verratti quanto fu importante la presenza di elementi di esperienza come lei, Cascione, Zanon, Bocchetti e Sansovini?

“Molto importante direi. Ricordo che Zeman disse di essere stato fortunato a trovare un gruppo come il nostro. L'apporto di noi più grandi fu fondamentale in alcune fasi del campionato. Siamo stati bravi a dare l'esempio ai vari Insigne, Immobile e Verratti che, a dirla tutta però, non hanno mai creato alcun problema e si sono sempre allenati al meglio. Bastava uno sguardo per intenderci per correggere un atteggiamento errato, certamente tipico dei ragazzi giovani com'erano loro. . E quando hai un gruppo sano, i risultati inevitabilmente  arrivano”

A questo proposito non ritiene che la rosa a disposizione del boemo sia troppo giovane e quindi inadeguata per fare un campionato di vertice come ha dichiarato il ds Delli Carri?

“Credo che siano dichiarazioni del tutto normali, nessun dirigente parte per perdere. Tutti vogliono vincere. Poi ora non si possono emettere giudizi perchè è troppo presto, parlerà il campo come sempre. Occorre pazienza e calma in questo senso. Per giudicare è necessario che la squadra venga vista in campionato, parlare dopo le amichevoli ha poco senso perchè quello non è calcio vero. E poi Zeman inciderà moltissimo sui giovani, soprattutto per via del fatto che quelli di oggi non amano molto il sacrificio, lo vedo anch'io in D. Essere allenati da lui ti insegna che per arrivare in alto c'è bisogno del sacrificio e che  non  esistono scorciatoie di comodo, come peraltro insegna anche la cultura di oggi in cui si pretende di avere tutto e subito”

C'è un elemento preso dal Delfino che le piace particolarmente: è vero che ha consigliato a Sebastiani Alessandro Muro?

“Onestamente non ho visto ancora il Pescara giocare e fare commenti dopo le amichevoli non ha senso, quando lo vedrò, mi farò un'idea e potrò avere voce in capitolo anch'io. Ora ripeto che è presto per parlarne. Circa Muro è vero che l'ho consigliato ai dirigenti del club di Sebastiani. L'ho avuto a Carpi, per me è un centrocampista completo che se impara a toccare la palla solo due volte e non cinque,  può arrivare nel calcio che conta. E' anche molto aggressivo quando non ha la palla. Lo hanno sempre fatto  giocare da vertice basso,  ma nel 4-3-3 fa la mezzala. La condizione essenziale che permette ad un centrocampista di arrivare a certi livelli è rappresentata del fatto che deve giocare semplice, facendo massimo due tocchi alla palla.  Spero proprio che possa essere allenato dal boemo”

Secondo lei il Pescara che campionato può fare  realisticamente parlando?

“A mio avviso si possono fare le cose per bene. Il Pescara giocherà per vincere. Il tecnico è una garanzia da questo punto di vista e quando il direttore dice che vuole primeggiare lo fa perchè si fida completamente di Zeman. Anche quando abbiamo vinto il campionato nel 2011-2012, nessuno credeva in noi e ci dava credito. Ricordo, che dopo la prima settimana di allenamenti, noi grandi eravamo dubbiosi, anche perchè non avevamo ancora visto all'opera bene Insigne, Immobile e Verratti che erano solo tre ragazzini. Capimmo che potevamo fare qualcosa di importante dopo la prima vittoria in campionato a Verona, quando pur non giocando bene vincemmo. Fu un segnale fondamentale che ci diede molta autostima per il prosieguo della stagione. Ecco perchè sono d'accordo con Delli Carri e invito ad aspettare il responso del campo prima di giudicare. Del resto ora è presto per farlo. E poi penso che se il Pescara faccia il girone B come sembra, sia più avvantaggiato. Nel raggruppamento centrale prevale più la tecnica, rispetto al C in cui a farla da padrone è l'agonismo. Io ho giocato nel girone meridionale e quindi parlo a ragion veduta. Bisogna solo stare calmi e aspettare che inizi la stagione agonistica”

Romulo Togni cosa fa da grande?

“Alleno da cinque anni. Sto imparando tanto sia dalle cose negative che positive. Al momento sono arrivato al massimo in D, ma voglio lavorare, studiare, apprendere e soprattutto crescere. Da calciatore sono arrivato in A e anche da tecnico sono molto ambizioso”

FOTO MASSIMO MUCCIANTE

 

 

 

Commenti

Le cessioni più remunerative nella storia del Pescara
Masci: "Stadio pronto per il 2 settembre. Il Pescara deve tornare in B"