Pallanuoto

Il futuro immediato e quello a lungo termine de Le Naiadi

Ecco i prossimi step

28.02.2021 08:40

 Per Le Naiadi si inaugura un nuovo capitolo. Dopo la decisione dell'Ati di non riaprire e riconsegnare le chiavi, nei prossimi giorni verrà delineato il piano per definire il futuro della struttura. I primi step saranno l’incontro e il verbale per la riconsegna materiale delle chiavi e contestualmente la Regione ufficializzerà le proprie determinazioni di merito per garantire l’immediata riattivazione del PalaPallanuoto e la tutela di personale, fornitori e utenti.

Il dg Ati Nazzareno Di Matteo attenderà la definizione degli accordi con la Regione per poi convocare una conferenza stampa nella quale puntualizzerà tanti aspetti sui quali non c'è ancora chiarezza. Ad esempio sulla proposta fatta alla vigilia della scadenza dell'ultimatum di giovedì per poter riaprire e che non è stata formalizzata per la mancata adesione degli altri soci, ultimo atto delle problematiche interne (il vicepresidente Fustinoni e il consigliere Dante il 19 gennaio avevano diramato una dura nota sulla gestione Di Matteo) proprio con il capofila dell’Ati, la società Pinguino Srl, e dei rimpalli nei confronti della stessa Regione. Bisognerà poi capire la questione inerente la presunta mancata corresponsione dei 35mila euro all'Ati per rimborsare lavori di manutenzione straordinaria anticipati dalla stessa compagine sociale.

Subito dopo l'incontro dovrebbe arrivare la decisione per la gestione a lungo termine, definendo l'iter amministrativo: la Commissione Statuto auspica che si opti per una formula che dia stabilità e che si punti all'affidamento almeno per un decennio a un'organizzazione che abbia le capacità di portare avanti l’impresa con investimenti innovativi, ad esempio sull’impiantistica e sull’energia alternativa, che permetterebbero anche di abbattere i costi dei servizi. Restano due le strade: il project financing di imprenditori locali, rimodulato rispetto a quello originario e già presentato a dicembre, o un bando di gara. Per la riapertura immediata, invece, potrebbe avere un ruolo attivo il Comune, se non dovesse esserci l'impegno diretto della Regione con la società interna Abruzzo Sviluppo. Entrambe le ipotesi però terminerebbero a fine luglio, quando bisognerà essere pronti con una delle due strade maestre. Se si optasse per il project financing, considerati i tempi più lunghi e le procedure più complesse, si potrebbe decidere per un nuovo mini bando della durata di un anno, in attesa di completare il progetto che porterebbe all’assegnazione ventennale dell'impianto.

Intanto con un odg del M5S la questione Naiadi è già entrata in Consiglio Comunale. “A margine dell'ennesima commissione elusa dall'assessore regionale Liris, che era stato invitato, abbiamo presentato l'ordine”, le parole del capogruppo pentastellato Erika Alessandrini, “ma la dichiarazione di voto è stata bocciata. Si continua ad avere un atteggiamento di chiusura su una questione che non è partitica ma di interesse collettivo e che va avanti da tanti anni, passando dalla giunta D'Alfonso a quella Marsilio, dopo troppi scaricabarile. Verrà convocato un Consiglio straordinario, che però si terrà solo dopo metà marzo”.

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