Prima squadra

Bocchetti a Il Centro: "Pronti al taglio degli ingaggi"

Così il d.s. al quotidiano abruzzese: "Ognuno dovrà rinunciare a qualcosa"

31.03.2020 09:44

Antonio Bocchetti, d.s. biancazzurro, è tornato a parlare. Lo ha fatto a Il Centro ieri in edicola, raccontando cose interessanti. Ecco le principali dichiarazioni (per argomento) rilasciate dal dirigente del Pescara al quotidiano abruzzese:

CONCLUSIONE DEL CAMPIONATO - «L’intenzione di tutti è quella di portare a termine i campionati, ma di sicuro il ritorno in campo non sarà imminente. Capisco che in ballo ci sono interessi economici, diritti televisivi e sponsorizzazioni che tengono in vita l’industria calcistica, però non possiamo affrontare e risolvere questi problemi prima di aver sconfitto il virus che sta mettendo a dura prova il nostro Paese, anzi il mondo intero. Ogni giorno si contano i morti, è sconvolgente, straziante, speriamo di uscirne fuori presto. Campionati in estate? È un’ipotesi che la Figc e la Lega stanno valutando. Se dovesse essere questa la soluzione per concludere i tornei non ci tireremmo indietro, anche se le squadre avranno bisogno di almeno due settimane di tempo per svolgere una piccola preparazione in vista della ripresa. Nel frattempo, non ci resta che continuare a rispettare le misure restrittive che di certo porteranno benefici alla collettività. Finire le partite restanti a porte chiuse? Potrebbe essere una soluzione. Le gare senza spettatori mettono tristezza, ma in questo caso sarebbe il male minore. Comunque sia, quando tutto passerà, almeno nelle prime settimane difficilmente vedremo gli stadi pieni».

TAGLIO INGAGGI - «La mia idea è che in una situazione del genere ognuno dovrà fare la sua parte. È chiaro che le retribuzioni dei calciatori di A sono diverse da quelle della serie B o della C. Tra le conseguenze negative, si parla tanto della possibilità che tanti club, soprattutto delle categorie minori, possano scomparire. Bisogna scongiurare questo rischio ed evitare che il sistema calcio finisca in una crisi irreversibile».

ALLENAMENTI DA CASA - «Sento quotidianamente i preparatori atletici e i membri dello staff sanitario. Grazie ad alcune app i giocatori svolgono esercizi mirati al mantenimento di una condizione fisica accettabile. È chiaro che prima di tornare a giocare servirebbe qualche settimana di lavoro sul campo. In ogni caso, lo ripeto di nuovo, oggi l’imperativo è debellare il virus, la salute dei cittadini è sempre al primo posto, poi c’è il calcio».

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