Prima squadra

L'analisi della rosa: i portieri

Pigliacelli, Fiorillo e Antonino: affidabilità assoluta

10.09.2017 00:27

Viaggio nella rosa del Pescara. Da oggi e per altri 3 appuntamenti, analizzeremo reparto per reparto l'organico a disposizione di Zdenek Zeman. Incominciando chiaramente dai portieri.

Buona lettura

Una coppia di portieri come quella del Pescara in serie B non c'è. Mirko Pigliacelli e Vincenzo Fiorillo, infatti, sarebbero titolari in praticamente tutte le altre squadre cadette. A Pescara sono in ballottaggio. La gerarchia, sconosciuta fino a qualche settimana fa, parla di Pigliacelli titolare e Fiorillo riserva, ma con Zeman mai stare sicuri del posto (chiedere referenze a Pinsoglio, ad esempio, per restare alle vicende zemaniane in salsa pescarese): a decidere è solo il campo ed il lavoro quotidiano.

La scelta, dunque, è ricaduta su Pigliacelli, portiere abile con i piedi, in grado di far ripartire rapidamente l'azione e  di giocare da "libero", ovvero tutte quelle prerogative che un canonico portiere zemaniano deve avere. non è un caso che lo stesso tecnico boemo ne abbia bloccato la cessione all'Avellino quando l'affare era praticamente fatto. Spregiudicato quanto basta, anche nelle uscite, paga dazio ad una statura non da gigante alla quale sopperisce con un buon senso della posizione ed ottimo istinto: tra i pali ha pochi rivali in B. Dovrà essere bravo a mantenere sempre alte la concentrazione e la tensione perchè dietro di lui scalpita Vincenzo Fiorillo.

Una sana competizione è di certo un'arma imporante all'interno di un gruppo, ma contiene - soprattutto in un ruolo delicato come quello del portiere - alcune controindicazioni. Tornando di nuovo alla prima Zemanlandia pescarese, ad esempio, Pinsoglio patì tanto la competizione interna con Anania da farlo emigrare a gennaio. Il Pescara allora cambiò strategia e mise alle spalle di Anania stesso non più un portiere "ingombrante" ma due giovani (Ragni, che fu decisivo nello scontro diretto contro il Torino, e Cattenari). Zeman ed il suo staff dovranno dunque essere bravi a recuperare psicologicamente Fiorillo. Ne apprezzano le doti, la serietà e la professionalità (le ultime 9 partite della scorsa stagione in A lo hanno fatto conoscere al duo Zeman - Cangelosi), ma chiaramente il ragazzo non può essere soddisfatto dall'essere stato messo in naftalina. Almeno per il momento.

Dietro i due "big" c'è Vittorio Antonino. Cresciuto nel Lanciano, è arrivato nell'estate 2016 al Pescara da svincolato dopo il fallimento dei frentani. Lo volevano anche Napoli e Udinese, il Pescara, grazie a Luca Leone e all'opera del manager del portiere, è stato più lesto di tutti. Nella scorsa stagione un brutto infortunio alla spalla lo ha frenato, adesso è pienamente recuperato. Forse, però, sarebbe stato meglio per lui un anno in pestito nelle categorie inferiori al fine di completare la sua crescita e la sua maturazione. E forse questa sarà la strada che verrà intrapresa a gennaio, anche se pone seco alcune controindicazioni (non è mai facile entrare in un gruppo a metà annata, oltretutto in un ruolo tanto delicato, e comunque avrebbe "perso" già sei mesi...).

In ogni caso, Zeman e il popolo pescarese possono dormire sonni tranquilli tra i pali: il trio Pigliacelli, Fiorillo ed Antonino è una garanzia in B

Commenti

PESCARA PALLANUOTO DONNE - ECCO IL NUOVO ALLENATORE
Zeman jr attacca l'arbitro: "Tifoso della Juve o del Chieti, sapevo avrei perso"