Prima squadra

L’UOMO DI FEDE

Rubrica ""Calciologicamente", realizzata per PS24 dal dott. Pietro Literio, Psicologo/Psicoterapeuta e Docente Universitario

15.06.2025 14:23

Torna la rubrica "Calciologicamente", realizzata per PS24 dal dott. Pietro Literio, Psicologo/Psicoterapeuta e Docente Universitario a Contratto che analizza le vicende del Delfino da un punto di vista del tutto peculiare. BUONA LETTURA!

Bentornato Pescara. Dopo Palermo anche Pescara: la P porta la B di Baldini. E se consideriamo la seconda lettera del suo cognome dopo la B c’è la lettera A, come la serie A sognata e annunciata già il 14 luglio 2024. 

Ma come è potuto accadere questo miracolo? Facciamo qualche passo indietro. Prendiamo un sogno e un sognatore come Baldini che vuole rimettersi in gioco, riscattarsi (dopo Perugia e Crotone) e rinnovarsi continuamente, contro tutto e tutti i lestofanti e il calcio malato. 

Aggiungiamo una piazza “magica”, del bel calcio come Pescara (che attrae) e un gruppo di potenziali talenti a inizio campionato da far crescere. Mischiamo il tutto con dei jolly inattesi di mercato a gennaio (Letizia, Lancini). Condiamo l’amalgama con Merola, Ferraris, Meazzi e Tonin che esplodono ed entrano in condizione a fine campionato. 

Ora mantechiamo il tutto con la fortuna (tutti gli episodi dalla nostra parte, Letizia a Cerignola e Terni, l’espulsione a Terni dopo 10 minuti e le gare di ritorno sempre in casa), spruzziamoci sopra un super Plizzari, il tifo e il sostegno crescenti dell’ambiente, ed ecco servita la imprevedibile e rocambolesca promozione tanto attesa, tra tanta sofferenza e gioia finale immensa.

Tuttavia, senza il detonatore, l’innesco, tutto questo non sarebbe mai successo. E l’innesco è stato il coraggio di Baldini, il suo sogno ardito, dichiarato apertamente e sfrontatamente sin dal suo arrivo (serie B e poi Serie A).

Si perché sognare, meno noto come “desideranza” (una potente capacità personale), produce miracoli, fa mettere in campo il cuore (oltre l’ostacolo), fornendo la massima convinzione e motivazione individuale e di gruppo (nonché all’ambiente circostante): “uno per tutti e tutti per uno” verso uno scopo (la promozione), sotto la guida ferma e convinta del leader carismatico Baldini, prima uomo (con dei valori da rispettare) e poi allenatore (preparato ed esperto), ma soprattutto senza peli sulla lingua. Un ottimizzatore del singolo e del gruppo.

Credere sempre e costantemente nel sogno è stata prima la scintilla e poi la fiamma che ha acceso e alimentato tutti gli altri ingredienti (e la piazza), in un circolo virtuoso verso il successo clamoroso e la vittoria. 

Avere fede” significa metterci sempre quel di più in campo che è il cuore, significa altruismo (“Baldini come un papà” che fa crescere i suoi “figli” abbracciandoli). Significa essere attento ai dettagli, fornendo sostegno emotivo alla “truppa” nelle difficoltà e dando indicazioni chiare, utili e pertinenti ai giocatori e alla squadra nei momenti delicati. Ma soprattutto significa parlare il linguaggio della fiducia e non della paura, offrendo e dispensando costantemente proprio quella fiducia incondizionata alla squadra e all’ambiente in ogni momento, anche quando si stanno perdendo le certezze e le speranze (“anche dal 10° posto andremo in B”). 

In parole povere e sante, vuole dire “avere fede” e “fare comunione” con tutto l’ambiente verso il sogno. È lo stesso Papa Leone a sostenerlo, nel Giubileo dello Sport: “occorre contrastare una società individualista che insegna a camminare soli, che si è spostata dal Noi all’Io. Gesù è il vero atleta di Dio, perché ha vinto il mondo non con la forza, ma con la fedeltà dell’amore.”

Tutto questo, ben rappresentato dal condottiero Baldini, ha un nome ben preciso, si chiama “MANIFESTING”: il potere di far accadere le cose desiderate (o forza del pensiero positivo).

È un processo interiore (oltre che una risorsa personale) che permette di attrarre i risultati desiderati, sognati, attraverso il potere del proprio pensiero positivo, delle proprie ferme convinzioni, a loro volta alimentate dai propri sogni manifestati con coraggio. 

Così si crea proattivamente, attraverso il coraggio dato dalle proprie convinzioni e sogni, attraverso i propri modi di pensare, sentire ed agire positivi, la realtà desiderata, focalizzando la propria mente e le proprie energie su ciò che si vuole ottenere, come il “monaco” Baldini docet: “pensiamo sempre che oggi abbiamo perso e nella gara di ritorno dobbiamo recuperare lo svantaggio”.

E così mai nessun altro è stato “profeta” non in patria come Silvio, portandoci dall’inferno della C al ritorno in purgatorio per arrivare, come lui stesso sogna dà sempre con tutto l’ambiente, al paradiso della A! 

Del resto, non c’è magia se non c’è fede. 

Pietro Literio

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