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Lupi silani feriti nella tana del Delfino

La beffa col Brescia darà più motivazioni alla truppa di Braglia

13.03.2019 09:29

A CURA DI CLAUDIO ROSA - 

Dolorosa sconfitta per il Pescara di Bepi Pillon che, dopo il successo con lo Spezia, non trova continuità andando ad impattare contro il muro Cittadella. Una brusca frenata per i biancazzurri, ora nuovamente costretti a rincorrere per restare ben saldi al treno playoff.

COSENZA, MOMENTO NO…

La trasferta a Pescara arriva nel momento più complicato della stagione dei rossoblu che, dopo un avvio decisamente poco esaltante culminato con la prima vittoria del campionato soltanto a fine ottobre, arrivata col Foggia dopo 7 partite senza successi, erano comunque riusciti a rimettere su la testa. I biancazzurri sono però ora un ostacolo decisivo per il proseguo del cammino di questa squadra, che non ha più possibilità di sbagliare. Il Delfino sarà infatti il banco di prova dei calabresi che non possono permettersi di perdere la terza gara consecutiva, dopo le sconfitte rimediate a Foggia e contro il Brescia. Ad aggravare il contesto c’è quel mese di febbraio giocato ad altissimi di livelli e che, ovviamente, ha rilanciato il club e le aspettative dei tifosi: 5 partite, quattro vittorie ed una sola sconfitta in un mese da favola, a cui però non è stato dato seguito in un marzo che rischia di diventare da horror. Ad oggi il Cosenza si trova a quota 33 punti, distante 5 lunghezze dalla zona playoff e 6 da quella playout. Un limbo che nessuno vorrebbe provare, dove ogni punto potrebbe risultare decisivo. Una vittoria all’Adriatico, contro una squadra in lotta per la promozione come il Pescara, darebbe nuovi stimoli ad un ambiente che si sta spegnendo. In caso contrario, con una sconfitta, lo spettro dei playout si farebbe più vivo che mai.

COSENZA, UN’ASSENZA CHE PUÒ PESARE

Brutte notizie per Braglia, allenatore dei calabresi, che venerdì all’Adriatico dovrà fare a meno di Palmieri, giocatore imprescindibile nello scacchiere tattico dei rossoblù. Per ovviare alla mancanza del regista partenopeo, fermato da un infortunio che lo terrà ai box per almeno un paio di settimane, il tecnico toscano potrebbe plasmare la sua squadra, abbandonando momentaneamente il 433 in favore del 343: in questo modo lo slot lasciato libero da Palmieri non verrebbe sostituito, bensì modificato in toto inserendo in mezzo al campo due giocatori di quantità come Sciaudone e Buccini. A quel punto, a completare il centrocampo ci sarebbero Bittante e D’Orazio, a cui verranno affidate le due fasce. Davanti invece, sono quasi nulle le chance di vedere il grande ex di giornata, Riccardo Maniero: il giocatore, partito titolare col Foggia, sta vivendo una stagione complicata dal punto di vista realizzativo tanto da venir spesso preferito a Tutino e Littieri, in lotta per una maglia dal primo minuto.

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