Prima squadra

Mancuso: "Stiamo lavorando per diventare una squadra zemaniana..."

"Un pareggio col Palermo? Non firmerei mai, io gioco sempre per vincere"

02.11.2017 09:19

La carica di Leonardo Mancuso per dare una scossa al Delfino. L'ex Samb, tra i biancazzurri più positivi in questo periodo non propriamente felice, in settimana ha parlato a margine di un evento promozionale del club.

Alle porte c'è la sfida al Palermo di Tedino. “Come ci prepariamo? Nello spogliatoio stiamo cercando quotidianamente di lavorare bene, motivandoci l’uno con l’altro: è una partita importante che servirà per riscattare queste due sconfitte. Un pareggio? Non firmerei mai, io gioco sempre per vincere. Se poi il campo dirà che il pari sarà il miglior risultato possibile, allora lo accetterò”, ha detto l’attaccante. 

Pensiamo a noi e a cosa fare: prima di tutto dovremo cercare un ottimo approccio alla partita, il Palermo è dotato di grandi giocatori, ma questo non ci deve intimorire perché anche noi abbiamo i mezzi per essere ottima squadra. Dobbiamo trovare continuità, stiamo facendo alti e bassi, ma vogliamo dare continuità al lavoro con buoni risultati. I rosanero arrivano quasi tutti dalla serie A. Nestorovski? Ha fatto benissimo in A, si sta confermando in B: è un grande attaccante, ma cercheremo di limitarlo. Forse è la partita più difficile che potesse capitarci oggi, ma anche la più bella e affascinante da giocare, ci darà grandi stimoli. Vogliamo far bene e ottenere un gran risultato””.

Lui vuole dare il suo contributo per battere i rosanero: “Sono a disposizione e cerco di sfruttare al massimo le mie potenzialità, ci proverò anche venerdì. Sono stato un mese fermo ad inizio stagione, era un periodo importante ed è stato brutto perderlo. Ma i problemi oggi sono superati e mi sento finalmente bene. Cerchiamo tutte le settimane con il tecnico di lavorare sul campo per trasformare poi quello che ci chiede durante le partite. Le parole di Zeman sono uno stimolo, sicuramente le dice perché vuole il massimo da tutti noi. Stiamo lavorando per diventare una squadra zemaniana, solo con il lavoro possiamo assimilare quello che il tecnico ci chiede”, prosegue il 25enne milanese ma di sangue meridionale (i nonni erano siciliani).

E’ tornato in B per consacrarsi, dopo una parentesi poco fortunata al Cittadella qualche anno fa. Ma punta a salire in A. Col suo Pescara: “Dopo Cittadella, sono arrivato di nuovo in B con una consapevolezza diversa. Sono qui dopo un campionato importante con la Samb. La strada è lunga per impormi nella categoria, non lo dimentico. Dopo quella parentesi, ho fatto esperienze importanti in giro per l’Italia che mi hanno formato. Ora sono un giocatore diverso proprio nella consapevolezza di me stesso”.

 

 

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