La partita speciale di Georgi Tunjov e Luca Mora

Quella di oggi non sarà una partita come tutte le altre per Georgi Tunjov. Non tanto perchè sarà l'ultima prima di rispondere alla nuova chiamata dell'Estonia, con la convocazione in Nazionale che gli costerà la presenza nel derby di mercoledì e forse anche la successiva gara contro la Vis Pesaro, ma perchè affronterà la sua ultima ex squadra, quella che lo portò in Italia nel 2018 per soli 50mila euro, prelevandolo dal Trans Narva. In estate, da svincolato, ha scelto il progetto Pescara per rilanciare le sue quotazioni, perchè sapeva che con un mago come Zeman può davvero compiere il salto di qualità, e a Ferrara non hanno preso bene la sua decisione, perchè sino all'ultimo hanno provato a rinnovargli il contratto. Georgi alla fine ha risposto picche, ha fatto i bagagli e li ha riaperti in Abruzzo ed adesso torna da ex in una città che lo ha accolto quando stava per compiere 18 anni e che lo ha accompagnato nella sua crescita umana e professionale. Non è un ex dal dente avvelenato, ma oggi farà di tutto per regalare al Delfino una nuova perla come quella di lunedì contro il Gubbio, quando con il suo sinistro chirurgico ha aperto le danze del 3-2 nel posticipo. Lui sarà di certo titolare a differenza dell'altro grande ex, Luca Mora, che dopo aver giocato da titolare in Coppa Italia, tornerà in panchina. Mora con la Spal ha compiuto il doppio salto dalla C alla A nel biennio 2015-17, con mister Leonardo Semplici in panchina, collezionando complessivamente 135 presenze e 14 gol, ed a Ferrara è ancora una sorta di istituzione. In estate sembrava possibile il ritorno, ma alle chiacchiere preliminari non si è dato seguito. Sarà accolto da applausi scroscianti, anche se in casa Spal si deve pensare solo a portare a casa la vittoria e non agli aspetti romantici. Serve infatti una svolta. L'arrivo di mister Colucci ha portato in dote il passaggio del turno in Coppa Italia (2-0 al Sestri Levante), ma è chiaro che a Ferrara ciò che interessa è solo il campionato.