Prima squadra

Ganci non ha dubbi: "Sarà l'anno di Simone Andrea Ganz. E..."

Intervista al grande ex, ora impegnato con Ganz senior al Mundial di Beach Soccer

30.07.2017 07:51

Alzi la mano chi ha dimenticato Massimo Ganci. L'ex attaccante del Pescara, uno che di bomber se ne intende, non ha dubbi: Simone Andrea Ganz può realmente spiccare il volo in maglia biancazzurra. E non lo dice per affetto nei confronti di Maurizio Ganz, il celebre papà di Simone con il quale sta condividendo la bella esperienza del Mundial di Beach Soccer a Porto Sant’Elpidio con la rappresentativa azzurra. Ganci parla così a PS24. Massimo Ganci si illumina quando parli del Pescara, il legame è ancora forte nonostante i tanti anni già trascorsi dall’epoca della sua militanza in biancazzurro. Lasciò il Delfino agli albori della prima avventura di Zeman a Pescara, era l’estate del 2011. Si chiudeva l’era Di Francesco, dove era stato grande protagonista, ed iniziava l’annata dei record targata con il boemo in panchina e Verratti in regia. 

GANZ - «La stagione che sta per iniziare può essere quella della definitiva consacrazione per Simone Andrea Ganz. Con Maurizio non abbiamo avuto ancora modo di parlare di Pescara e del Pescara», dice con la proverbiale riservatezza che lo contraddistingue. «Di certo lo faremo, perché Pescara è nel mio cuore. Credo che per Ganz junior ci sono tutti i presupposti per fare benissimo, ovvero un allenatore come Zeman che pratica un calcio offensivo ed una piazza calda che può davvero trascinarti nei momenti importanti. Basta pensare a cinque anni fa: tutti gli elementi del tridente andarono in doppia cifra (Immobile 28 gol, Insigne 18 e Sansovini 16, ndr) ed anche Simone può riuscirci. Viene da un anno a Verona dove ha fatto comunque bene nonostante la concorrenza, adesso mi aspetto il salto di qualità. E non dimentichiamoci di Cappelluzzo, un altro elemento importante. Chi dei due può far meglio nel gioco di Zeman? Non lo so, ma entrambi sono elementi da tenere d’occhio».

IL NUOVO PESCARA - «Il Pescara può stare tranquillo, le premesse per disputare un bel campionato di certo non mancano».

LA SUA AVVENTURA IN BIANCAZZURRO - . «Fu un vero peccato», confida, «mi sarebbe piaciuto tanto lavorare con lui che riesce a far rendere al meglio ogni attaccante. All’epoca avevo ancora un anno di contratto, avevo anche comprato casa in città e sarei rimasto con piacere. La società e lo staff tecnico fecero altre scelte, non solo nel mio caso ma con altri della vecchia guardia. Venivamo da un biennio importante, una esaltante vittoria ai playoff per l’approdo in B, cosa non semplice da fare al primo anno dopo il fallimento, e un buon campionato successivo con Di Francesco in panchina. Nella seconda stagione ho avuto qualche problema fisico a frenarmi, ma ero convinto di poter restare e fare bene in una città per me magica. Ho girato tante città in carriera, ma ad oggi nessuna è sullo stesso piano di Pescara nl mio cuore: il calore che si respira là non l’ho mai trovato altrove. Un qualcosa di indescrivibile, davvero. Seguo sempre con affetto le vicende dei biancazzurri e non posso che augurare il meglio alla società e ai tifosi».

IL SUO FUTURO - Il rinnovato ed ambizioso Francavilla pensa a lui e a Marco Sansovini per la nuova stagione. I contatti sono in atto per entrambi (come per Calore, portiere biancazzurro in prestito a Teramo) e potranno esserci sviluppi nelle prossime settimane. La coppia d'oro del Pescara che fu pochi km a sud della città? A Francavilla già sognano....

Commenti

Cassani: "Il nostro ciclismo ha vissuto tempi migliori, ma.."
Zeman jr attacca l'arbitro: "Tifoso della Juve o del Chieti, sapevo avrei perso"