
Storia e numeri da record di "Provvidenza" Meazzi, titolare a furor di popolo (e di gol)
Prima dal 1' a Chiavari, un segno del destino...
Titolare quasi a furor di popolo. E un po' anche per lo stato di emergenza nel quale continua a versare l'attacco biancazzurro. Per Lorenzo Meazzi, da tutti ormai chiamato “Provvidenza Lollo” in riva all'Adriatico, è arrivato il momento di avere una maglia da titolare. E forse l'avrebbe strappata anche se i tanti big del reparto offensivo non stazionassero ancora ai box, date le prestazioni sfornate e soprattutto l'impatto che ha sempre avuto ogni volta che è stato chiamato in causa. Tre gol in 7 partite (con il Venezia, infatti, è rimasto tutto il match a guardare), tutti da subentrante, in appena 145 minuti totali di impiego fanno del biondo di Genova il nuovo capocannoniere pescarese insieme a Olzer e Oliveri, ma soprattutto indicano che va a bersaglio ogni 48 giri di lancette, roba da far impallidire i più acclamati bomber di ruolo che giocano ai piani superiori del calcio europeo. E, aspetto per nulla trascurabile, con le sue reti ha messo la firma in ben 5 dei 6 punti realizzati dal Pescara, con il solo gol griffato all'Empoli (il primo dell'anno e di tutta la sua carriera in cadetteria) utile solo a fini statistici perchè arrivato a successo già garantito (si era già sul 2-0 infatti). Gli altri due, invece, sono stati determinanti per evitare due pesanti ko: il primo al minuto 95 del match con il Sudtirol, a far esplodere l'Adriatico all'ultimo respiro, l'altro sabato scorso, a dare il via dopo uno slalom alla Messi alla nuova rimonta del Delfino. In pochissimi si aspettavano un Meazzi così decisivo in serie B, dove in precedenza aveva collezionato solo altri 3 spezzoni di partita in maglia Entella nel 2020-21 per 113 minuti complessivi a portare il totale personale in cadetteria a soli 258' (meno di 3 gare intere!), tanto più che in estate la sua permanenza in riva in Abruzzo non era affatto scontata. Per fortuna di mister Vincenzo Vvarini, che finora lo ha usato come “spaccapartite” avendo ragione, alla fine è rimasto in biancazzurro ed ha proseguito una crescita tecnica e tattica iniziata già lo scorso anno con Silvio Baldini in panchina, resa del tutto evidente durante i playoff quando, meno celebrato dei vari Plizzari, Dagasso e Letizia, è risultato decisivo con 3 gol e 2 assist nella maratona post season nella quale è sempre sceso in campo (9 presenze per 598', mentre nel campionato regolare aveva collezionato 901 minuti in 26 match con 1 marcatura e 1 passaggio vincente all'attivo). E poi al momento è è il miglior calciatore della B per dribbling riusciti ogni 90 minuti (in 7 partite la media dei dribbling completati è di 5,6 con percentuale di 69,2. A Chiavari per la prima volta in stagione scenderà in campo dal calcio di inizio e proverà a mettere a referto il suo primo gol in trasferta. E un suo debutto da titolare proprio nella prossima, fondamentale sfida sembra quasi un segno del destino, dato che in maglia Virtus è cresciuto (79 presenze e 7 gol) prima di trasferirsi a Pescara per una manciata di spiccioli nel mercato di gennaio 2024, su intuizione dell'allora direttore sportivo pescarese Daniele Delli Carri. Gli inizi, con un Pescara in crisi e alle prese con i problemi di salute di Zdenek Zeman, non è stato dei più semplici, anche perchè il suo essere un jolly nel 4-3-3 del boemo era più un limite che una risorsa. L'anno scorso la svolta, usato da mezzala o ala tattica, su ambedue le fasce, con licenza di accentrarsi per posizionarsi sulla trequarti, la stessa zona che occuperà sabato contro l'Entella quando sarà una delle novità di formazione che probabilmente verranno proposte da Vivarini. L'altra potrebbe essere Fabrizio Caligara, che non ha i 90' nelle gambe ma che con la Carrarese in pochissimi minuti ha già fatto vedere di poter essere davvero determinante.
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