Prima squadra

Su Di Nardo il peso dell'attacco biancazzurro contro la vice capolista

La vigilia in casa Delfino

08.11.2025 08:09

Domani è una giornata chiave nel cammino del Delfino. Dopo la debacle di Palermo la squadra è chiamata a dare segnali importanti di risveglio sul piano del carattere e del gioco e a strappare punti importanti ad una serie candidata alla promozione diretta, che oltretutto viaggia sulle ali dell'entusiasmo dopo aver collezionato 5 vittorie di fila. Pescara-Monza è insomma una partita da non fallire per i biancazzurri di casa in una giornata nella quale si capirà anche l'umore del pubblico. Oggi alle 18:30 la tifoseria organizzata della Curva Nord ha indetto una riunione pubblica davanti all'ingresso del settore non solo per concertare un omaggio a Galeone ma anche per condividere opinioni e pareri sul momento della squadra. Sarà sostegno ad oltranza o contestazione? Lo si scoprirà presto, ma in questo clima mister Vincenzo Vivarini e i suoi stanno continuando a preparare una gara delicata che fa da prologo alla nuova sosta del campionato, utilissima per provare a svuotare il più possibile un'infermeria che ha ancora troppi inquilini. Per la sfida ai brianzoli di mister Paolo Bianco le possibilità di scelta non sono ampie, c'è qualche dubbio di formazione - che verrà presumibilmente sciolto nella seduta di rifinitura - ma difficilmente si cambierà modulo. L'emergenza in atto e, ancor prima, la struttura della rosa a disposizione non consentono chissà quali mutamenti in uno scacchiere tattico che punterà nuovamente a rapide verticalizzazioni dopo aver tenuto la maggioranza degli uomini di movimento dietro la linea della palla in fase di non possesso. Specie contro una squadra come quella brianzola, che per modulo e atteggiamento tende a fare la partita più che a subirla, saranno fondamentali le rapide ripartenze e la pulizia tecnica nelle giocate per provare ad innescare la bocca da fuoco Antonio Di Nardo, che sarà ancora una volta il terminale offensivo. D'altro canto in questo primo scorcio di stagione la squadra biancazzurra è riuscita a dare il meglio quando ha potuto modellarsi sull'avversario, lasciando agli altri l'iniziativa, per poi provare a fare male, talvolta riuscendoci. Sarà però fondamentale accompagnare l'azione con criterio per evitare che Di Nardo venga inghiottito dalle casacche biancorosse, restando da solo a duellare con troppi difensori. Nelle ultime uscite è stato spesso così e la punta campana ha fatto a sportellate con gli avversari svariando su tutto il fronte offensivo, ma di rado è riuscito a colpire e a far salire la squadra perchè costantemente braccato da uno o più uomini. Eppure oggi è lui l'elemento imprescindibile in avanti, non solo perchè non ha vere alternative di ruolo ma anche perchè finora è tra i pochi calciatori che non sono mai andati alla deriva. Arrivato con l'etichetta di centravanti di scorta, si sta ritagliando uno spazio importante e sogna di continuare nella sua striscia aperta di stagioni in doppia cifra. Viene da 4 annate con 10 o più gol all'attivo, benchè collezionate nelle categorie inferiori (compresa una alla Vastese in D), ma finora non ha affatto pagato dazio al salto di categoria. Per lui al momento sono infatti 3 le marcature, condite da 2 assist, in 11 partite per 768 minuti complessivi di impiego ed ha messo, direttamente o come suggeritore, lo zampino in ben 6 degli 8 punti conquistati dalla truppa. Tra i dubbi che Vivarini si porterà fino al calcio di inizio c'è anche il nome di chi assisterà Di Nardo in avanti. Il tecnico deve scegliere se puntare su un trequartista, con Meazzi in caso di recupero favorito su Caligara, oppure su una punta di ruolo, magari predisponendo una staffetta tra Okwonkwo e Vinciguerra. 

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