Rubriche

FULL METAL ZEMAN - "Tanto fumo e poco arrosto"

UNA DELLE RUBRICHE FIRMATE GZ E PS24

15.11.2023 14:09

Riecco l'appuntamento settimanale con una delle rubriche firmate insieme agli amici del Gruppo Zeman. Questo è Full Metal Zeman, la rubrica firmata da Gioacchino Piedimonte, che è uno degli editorialisti di punta del GZ e che da anni ci onora del suo punto di vista assai peculiare. Buona lettura!

Tanto fumo e poco arrosto

Un ingranaggio è un meccanismo utilizzato per trasmettere un momento meccanico da un oggetto a un altro.
Un meccanismo è un sistema di corpi progettato per convertire il moto di, e le forze agenti su, uno o più corpi, in un movimento determinato di, e forze agenti su, altri corpi.
Traslare queste definizioni nell’universo e nel contesto calcistico significa trovarsi di fronte ad una squadra, ovvero un insieme di giocatori, costruita sulla base delle connessioni tra i singoli elementi che la compongono e pensata per raggiungere risultati e obiettivi conformi al suo valore e alla sua dimensione. Se a questa squadra noi associamo il nome di Zdenek Zeman nelle vesti e nelle qualità di direttore d’orchestra, diventa ancora più difficile essere costretti a riconoscere che poco o nulla di quanto appena dichiarato sembra corrispondere alla realtà sul rettangolo verde. 
Il match casalingo contro il Rimini guidato dall’ex Napoli Emanuele Troise ha riproposto con precisione e puntualità le stesse problematiche e gli stessi difetti che si erano evidenziati nell’ultimo periodo, imponendosi ancora una volta nel loro peso specifico e cominciando a sollecitare un po’ di preoccupazione per i risvolti futuri: circolazione lenta della sfera, incapacità di rendersi pericolosi attraverso trame di gioco all’altezza e pulite sul piano tecnico, carenza di movimento senza palla e di determinazione, difficoltà nel disordinare le strutture difensive avversarie e pochissima lucidità nel momento topico nell’ultimo terzo di campo e in area di rigore. 
Quando una macchina funziona alla perfezione è la fluidità dei legami e delle relazioni tra le parti a certificarlo, ma nel momento in cui due degli elementi imprescindibili risultano praticamente assenti in un caso e in costante discussione nell’altro, ecco che le falle che si generano in maniera automatica impediscono a priori ai meccanismi di potersi oliare con continuità e di conseguenza all’impianto tutto di poggiare su basi solide nel corso del tempo. Nel calcio le partite si decidono nelle due aree di rigore, ma il presupposto affinché si riesca ad arrivare ad un passo dal fare dama arriva dalla qualità e dalla consistenza del centrocampo, il reparto più importante di tutti. La versione 2023/2024 del Pescara di Zeman non presenta voci credibili alla voce “centravanti” e fatica a trovare chiarezza e stabilità in quella del “metodista”, con il frequente ballottaggio tra Aloi e Squizzato alimentato spesso e volentieri anche dalle parole del boemo, che continuando a cambiare spesso in diverse posizioni attingendo ai ben 27 giocatori in rosa, finisce con l’occupare una posizione a metà tra il voler lanciare determinati messaggi alla sua maniera e il non avere acquisito ancora convinzioni e sicurezze tali da fare scelte più nette e decise.
La prima domanda è: quanto e in che modo ha influito il veto posto dall’allenatore sulla cessione dell’impalpabile Vergani nel mancato arrivo di un attaccante degno di poter essere definito tale? 
La seconda domanda è: come può una squadra di Zeman costruire qualcosa di importante nel tempo e crescere senza che si faccia chiarezza sul metronomo fulcro del gioco e sull’uomo designato a trasformare in gol le occasioni che i ragazzi arrivano a prepararsi, anche se non sempre in maniera limpida? Sarebbe come chiedere ad una persona di camminare e di correre senza poter contare sulla propria spina dorsale.
Con dubbi e interrogativi di questa portata, il fumo è destinato ad oscurare l’arrosto e a viziarne il profumo e l’aspetto, rendendo inevitabilmente inconcludente e altalenante nella sua espressione il gruppo biancazzurro. Guardare la classifica nel mese di novembre dandogli maggiore importanza di quella che dovrebbe avere è un errore da non commettere, ma realizzare che ben 4 delle 8 reti segnate nelle ultime 7 partite di campionato sono arrivate in una sola partita vuol dire centrare il punto e fronteggiare la situazione di petto. Per trovare la quadra e (ri)sbloccare il sistema con continuità e non a singhiozzo servirà un passo netto e il contributo di tutte le parti che intendono giovare alla causa. Gioacchino Piedimonte

Commenti

La macchina biancazzurra si è rotta o si è solo ingolfata?
Accornero torna a casa