Prima squadra

Venezia-Pescara 4-0, le pagelle dei biancazzurri

Si salvano in pochissimi

21.10.2020 08:47

A CURA DI CLAUDIO ROSA -

 

Resta ancora a zero la casella vittorie del Pescara che perde - male - anche contro il Venezia. La partita in veneto ha mostrato tutti i limiti di una squadra fragile e senza identità, inconcludente in attacco e disfattista dietro.

 

Fiorillo 6: uno dei pochissimi a salvarsi. Incolpevole sui gol subiti, si supera nel secondo tempo quando è miracoloso sull’incursione di Forte.

 

Balzano 4.5: sbaglia tutto sul primo gol dei padroni di casa, che di fatto spiana la strada alla serata. Si fa scappare alle spalle il suo uomo facendosi scavalcare dalla palla, un errore non accettabile per un giocatore della sua esperienza. L’uscita a fine primo tempo è la logica conclusione della sua pessima partita. (dal 46esimo Ventola 5.5: dà sicuramente un po’ di spinta su quella fascia, ma gli attaccanti del Venezia restano un mistero anche per lui).

 

Drudi 5.5: colpevole come tutta la retroguardia della brutta partita giocata. Quando si subiscono quattro gol non ci sono alibi che tengano. 

 

Bocchetti 5.5: una quasi sufficienza di incoraggiamento in una serata da dimenticare. Vale lo stesso discorso fatto per Drudi

Nzita 5.5: il belga c’è, gioca la palla, si fa vedere e non ha paura di spingere quando serve. Ma la sua inesperienza si vede tutta in quella doppia ammonizione che affossa definitivamente la partita dei biancazzurri.

 

Diambo 5: spaesato totalmente nel centrocampo a tre, diventa più incisivo quando Oddo cambia tutto, mettendo i due centrali. Ma in linea di massima la sua partita non regala grandi spunti. (dal 56esimo Busellato 6: entra a gara compromessa - più nell’atteggiamento che nel risultato - e si vede. Forse un giocatore di esperienza in mezzo al campo potrebbe risultare più utile in una situazione di difficoltà come quella che sta vivendo ora il Pescara).

 

Memushaj 5: se come detto un giocatore di esperienza potrebbe dare qualcosa di più in una situazione di difficoltà, è pur vero che i pochi senatori del gruppo stanno mancando tutti. L’albanese si trova totalmente fuori dalla partita - non è la prima volta che gli capita -  risultando deleterio nel corso dei minuti. (dal 56esimo Masciangelo 6: Oddo lo inserisce per cambiare assetto tattico. Quel poco che si è visto non è da buttare. Specifichiamo, quel poco che si è visto).

 

Omeonga 6: l’unico a salvarsi in mezzo al campo. Gioca senza paura e senza pressione, ingannando anche l’età che ha. Avrebbe bisogno però di un contesto più congeniale per potersi esprimere al meglio. 

 

Capone 5.5: lui ci prova. Il problema è che proprio la squadra non gira, facendo risultare vano ogni buona intenzione. Almeno c’è l’impegno, e non è sempre una cosa da dare per scontato.

 

Riccardi 5: assente. Oddo lo schiera - anche un po’ a sorpresa - ma lui non sfrutta l’occasione, autoescludendosi nella ripresa con una prestazione nel primo tempo che non gli consente di rientrare nella ripresa. (dal 46esimo Bocic 5.5: fa il suo ingresso con il Pescara pronto a rimontare, subendo però subito gol nel primo minuto di gioco. Da quel momento sprofonda, non riuscendo mai ad entrare veramente in partita).

 

Galano 5.5: meglio rispetto alle ultime uscite, ma resta ancora troppo poco per un giocatore come lui. Dovrebbe prendere in mano la squadra durante ogni difficoltà, ed invece scompare appena il Pescara cede l’offensiva agli avversari. L’emblema della sua partita sta nel cambio poco prima dell’ora di gioco, con Oddo che gli preferisce Capone a lui. (dal 56esimo Belloni, sv).

 

Oddo 5: zero vittorie in quattro partite non sarebbero giustificabili in nessun caso. Si potrebbero elencare gli alibi - l’aver subito due gol in due momenti chiave della partita che hanno oggettivamente tagliato le gambe alla squadra - ma con dei risultati così le giustificazioni vanno messe da parte. La squadra non segna - l’assenza di un attaccante c’è e si sente - ma anche in difesa si sono visti i limiti di una formazione che deve ancora capire se stessa. 

 

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L'emergenza continua....