Prima squadra

Feltri & Zeman: "Farò un tifo sfrenato per il Pescara"

21.02.2017 12:56

Per la seconda volta consecutiva, Vittorio Feltri dedica la sua rubica "Cartellino Rosso" su Tuttosport. Dopo Oddo (leggi qui), è la volta di ZZ ad entrare nello scritto del celebre giornalista. Il pezzo si intitola "Zeman, altro che vecchio". Noi ve lo riportiamo in tutta la sua eloquente prosa. "Dopo aver seguito in tv l'ultima partita (l'unica vinta fin qui) del Pescara, giuro che faccio un tifo sfrenato per la squadra abruzzese. Quei cinque palloni sbattuti alle spalle di Lamanna sono stati la realizzazione di un sogno che coincide con la fine di un incubo", apre Feltri. "La sostituzione di Oddo con Zeman sulla scottante panca mi era sembrata una porcata, esattamente come la famigerata legge elettorale rimasta in vigore 10 anni prima che la Corte Costituzionale si rendesse conto che era fuori legge. Come si fa a cambiare allenatore quando ormai sei condannato a retrocedere? Una domanda che non mi sono posto soltanto io, ma tutti", continua Feltri. "Quando i pescaresi sono scesi in campo, domenica, per affrontare il Genoa, mi sono messo a ridere e ho pensato: sarà la solita mattanza. E in effetti mattanza è stata, ma vittima della strage stavolta non sono stati i biancazzurri, bensì i rossoblù, letteralmente brutalizzati da una formazione ringiovanita grazie a un vecchio tecnico, che non ho mai capito se sia un genio del calcio oppure un matto da legare. Sulla sua età, 70 anni, i cattivoni si erano esercitati a sfottere il tecnico con una ironia volgare e gratuita. E' abitudine consolidata offendere e strapazzare un uomo attempato. Gli si rimprovera di essere ancora vivo e attivo. Lo si invita a togliersi di mezzo, a sparire. Personalmente ne so qualcosa. E forse proprio per questo ho assistito con voluttà all'impresa del boemo, che ha vendicato anche me. Gliene sono riconoscente", continua Feltri. "Che goduria vedere Zdenek con le sue mille rughe scavate sulle gote, vere e proprie medaglie al valore esistenziale, dirigere la banda con la bravura e la sicurezza del direttore d'orchestra della Scala e impartire ai giovani, che lo dileggiavano, una lezione incantevole di calcio. Bravo Zeman, provvedi tu a zittire i beccamorti che ci vorrebbero all'ospizio, seduti in poltrona col plaid sulle ginocchia. Gli stolti ti hanno preso in giro, anche per le sigarette che da decenni bruci ininterrottamente, come se il tuo fumo facesse male a loro, i quali ignorano che i cimiteri sono pieni di non fumatori, ossia gente che si è privata di uno dei pochi piaceri ripetitivi concessi alla razza umana. Hai dimostrato che la senilità non è sinonimo di imbecillità e che molti giovanotti sono scemi e incapaci dalla nascita. Non ti fermare, porta in salvo il Pescara, compi il miracolo e chiudi la bocca agli spacciatori di pregiudizi. Il calcio è la tua vita, una vita coraggiosa che sparge felicità tra chi ama il pallone e le sue bizze. Meriti un altro trionfo e noi meritiamo di condividerlo con te", chiude Feltri

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