Prima squadra

Giorgini: "Vi racconto il mio Pescara. E..."

08.10.2016 09:11
Nel calcio non sempre si riesce ad essere profeti in patria, le emozioni che si provano sono superiori allo standard. Francesco Giorgini, un’icona del calcio targato Giulianova, a Pescara non è riuscito ad imporsi prendendosi l’esonero durante il campionato di Serie B 1998-1999. <<Nella mia esperienza biancazzurra credo di essere stato danneggiato>> dice in un’intervista rilasciata ad Acapulco on the beach. << Nella vita bisogna essere fortunati: se non fosse salito in A, sarei dovuto andare a Perugia. Non ero pienamente convinto dal progetto della società di Scibilia, ma accettai. Decisero già di licenziarmi dopo le due sconfitte con Verona e Napoli, anche se all’Adriatico contro i partenopei giocammo una gran gara. Non puoi togliere un allenatore dopo due partite di campionato. Conoscevo bene Scibilia, lo avevo avuto a Giulianova come presidente. Con lui e Olivieri ho avuto sempre un buon rapporto, fino alla decisione di mandarmi via. Sono comunque contento del percorso che ho fatto perché mi sono tolto tante soddisfazioni. Una di queste è il modulo che va ora di moda: il 4-2-3-1 io lo facevo già dal 1996: una punta centrale, due esterni ed una mezza punta >>. Sul suo rapporto con l’Abruzzo: << Amo Pescara e Giulianova perché sono un patito del mare, adoro stare in spiaggia durante l’estate. Per molti anni Giulianova è stata la prima squadra d’Abruzzo per quanto riguarda il settore giovanile; ci sono stati maestri di calcio, non semplici allenatori. Penso che Nicola Tribuiani sia stato uno dei migliori a livello tecnico >>. Infine sui suoi migliori “allievi”: << mi ricordo bene Massimiliano Allegri, un grande professionista con la mentalità da vincente. Si vedeva che aveva la stoffa per diventare anche un grande mister. I fratelli Giampaolo hanno invece iniziato proprio con me come calciatori. Federico era più forte in campo, ma Marco adesso è uno dei migliori allenatori a livello italiano: deve soltanto migliorare la sua immagine a livello mediatico per fare il salto di qualità nelle società che contano >>.

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