Prima squadra

LA FINALE È REALTA'. PESCARA SOGNA LA A

02.06.2015 22:53
Il più bel pareggio della stagione: il Pescara fa 2-2 a Vicenza e si guadagna la finale playoff con il Bologna. I biancazzurri scappano avanti due volte, ma per 2 volte sono ripresi. Ma manca al Vicenza il colpo del ko contro un grande Pescara che passa il turno con pieno merito. E ora si sogna! La gara. Tanti vip in tribuna: da De Biasi a Calori, tantissimi addetti ai lavori si sono ritrovati sugli spalti di un Menti gremito in ogni ordine di posto. Oddo decide di dare fiducia a Sansovini e Selasi, rilancia Pasquato e Memushaj dal 1' e preferisce Pucino a Rossi. Melchiorri,  non al meglio,  parte dalla panchina come Brugman ; Torreira si accomoda in tribuna. Marino opta per il tridente pesante Ragusa - Cocco - Giacomelli con i due ex esterni. D'altro canto è il Vicenza che deve rimontare. Al 4' il Pescara passa subito in vantaggio: il merito è di Zampano che caparbiamente lavora un buon pallone sulla destra e trova sul cross basso l'infelice deviazione di Sampirisi nella propria porta.Doccia gelata per i tifosi biancorossi autori di una splendida coreografia ad inizio match. Due minuti dopo, dagli sviluppi di un calcio piazzato, devia ma non in modo vincente. Il Vicenza è colpito e non accenna ad una reazione veemente: un tiro di Cocco al 16' spezza il monologo biancazzurro ma termina fuori. I berici alzano inevitabilmente il proprio baricentro e prestano di conseguenza il fianco alle ripartenze biancazzurre: al 23' Sansovini sfiora il bis, ma sul ribaltamento di fronte Moretti con una sventola mette i brividi a Fiorillo. I padroni di casa collezionano sterili calci d'angolo, il Pescara gestisce il vantaggio con la personalità della grande squadra. Allo scadere, però,  arriva la beffa: da una palla banalmente persa a centrocampo,  si innesca il contropiede veneto che Moretti, dopo aver vinto 2 rimpalli, tramuta in gol. Non c'è più tempo e si va al riposo sul punteggio di 1-1. E con l'amaro in bocca in casa Pescara per aver subito il pari nell'ultima azione del primo tempo. Si riparte dai medesimi 22 dei primi 45' di gioco. È ancora Moretti a suonare la carica e al 3' con un tiro da fuori costringe Fiorillo a volare per la deviazione. Il Vicenza è arrembante,  il Pescara non riesce più a ripartire e sparacchia  palloni in avanti per far rifiatare la difesa. Oddo al 14' getta nella mischia Brugman per Pasquato ed allarga Bjarnason a sinistra. Più che un 4-2-3-1, però, è un 4-5-1 compatto. Subito Sansovini smarca in verticale Politano,  ma il numero 7 non riesce ad aggirare Bremec e a segnare un gol fondamentale. Arriva anche il momento di Melchiorri al 17', gli lascia il posto il Sindaco. Il Pescara riacquista subito vigore e torna in vantaggio al 20': cross dalla destra di Zampano e Bjarnason di testa non lascia scampo a Bremec. Esplode di gioia la curva pescarese. L'inerzia del match è nuovamente cambiata e Marino opta per l'inserimento di Laverone per Sampirisi al fine di rinvigorire la sua manovra. Al 30' è però il Pescara a sfiorare il tris con un rasoterra di Selasi che termina di poco fuori. È la sua ultima azione: il colored esce per infotunio ma Oddo, invece di Zuparic, inserisce Caprari tornando al 4-2-3-1. Al 36' si torna in parità: la bestia nera dei biancazzurri,  Andrea  Cocco, da bimber di razza riporta in partita i suoi. Sarà un finale al cardiopalma. Ora Marino ci crede e inserisce Petagna per Ragusa: meno estro ma più peso specifico in area. Al 40' Bremec con una prodezza dice no a Melchiorri,  bravissimo a recuperare un pallone su Camisa e a battere subito a rete. Il match resta in bilico. Il forcing biancorosso è veemente, recupero di 4' incluso,  ma il Pescara gioca bene anche con il cronometro. Al triplice fischio è tripudio biancazzurro!!!

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