Punti pesantissimi in palio al Del Duca

Il nuovo corso inizia stasera, tanto per i padroni di casa dell'Ascoli quanto gli ospiti del Pescara. Rossi e Breda debuttano sulla propria nuova panchina in una sfida dai mille motivi di interesse e dai punti in palio pesantissimi. Dopo i rispettivi ribaltoni, avere proprio una partita così importante per rompere il ghiaccio non sarà affatto semplice per nessuno. Vincere, perdere o pareggiare stavolta fa molta differenza, anche se ovviamente sarà solo il primo step di un nuovo cammino per entrambe le compagini. Ma perdere terreno nei confronti di una diretta concorrente per la salvezza sarebbe deleterio, sia per la classifica sia per il morale. Saranno 90 minuti di fuoco, insomma, anche se ovviamente non decisivi. Il cammino della B è ancora lungo, lunghissimo e tanto Rossi quanto Breda hanno avuto pochissimi giorni per seminare le prime idee e porre i primi correttivi. Stasera il contenuto della prestazione sarà più importante sul piano dell'atteggiamento che non su quello squisitamente tecnico: conterà fare punti e vedere i primi segnali di ripresa. Poi, ci sarà tempo e modo per plasmare al meglio la propria squadra, secondo i desiderata del nuovo condottiero. In tal senso Breda ieri in conferenza stampa è stato abbastanza chiaro: sarà importante fare punti e si vedrà una prima bozza di Pescara sulla quale lavorare. 

Un altro motivo di interesse, il meno importante ai fini generali però, della sfida delle ore 21 è data dall'incrocio tra l'allievo (Breda) e il maestro (Rossi), con il primo che aveva sfiorato già il Pescara nel 2014 e l'Ascoli la settimana scorsa, e il secondo che sulla panchina biancazzurra si è effettivamente seduto due volte, lasciando un buon ricordo nella prima esperienza.

Entrambi i protagonisti nei giorni scorsi hanno parlato del proprio rapporto.Così Breda:  "Preferivo non incontrare subito Delio Rossi e soprattutto avrei preferito sfidare una squadra non con un  nuovo tecnico. Però il calendario è questo. Gli anni migliori da calciatore li ho fatti con lui, e se faccio questo mestiere è perché lui mi ha fatto capire l’importanza del ruolo del tecnico al centro del sistema calcio. Chiaro poi che ci sono anche altre esperienze, ma lui ha inciso molto sulla mia carriera. C’è però un derby, ognuno deve pensare poi al suo”.

E Rossi? "“Chi mi conosce sa che sono un po’ orso, ho un brutto rapporto con tecnologia e telefono. Dato che alleno da qualche anno ho conosciuto tanti dirigenti e calciatori, avrò 500 contatti sulla rubrica, ma ho solo 5-6 numeri di calciatori, non sono uno che chiama alle ricorrenze, a Natale e a Pasqua. Roberto è stato mio calciatore, ma, quando alleni il rapporto allenatore-calciatore per forza di cose non è alla pari, c’è una gerarchia. Inoltre la carriera dei calciatori dipende da te e la tua da loro. Quindi quando Breda non è stato più mio giocatore ho potuto apprezzarne anche la persona, era ed è un giocatore intelligente, ora sicuramente sarà un allenatore intelligente e se in questi giorni ha parlato bene di me mi fa piacere e lo ringrazio per questo.Pescara, Lecce, Bergamo, Palermo, Firenze, Roma: a uno con la mia carriera capita quasi sempre di essere l’ex di turno. Sono rimasto legato a tutte le squadre che ho allenato e quindi anche al Pescara. Sarà una sfida fra due squadre che non pensavano di trovarsi in questa posizione di classifica, ma da lì a dire che basta cambiare allenatore per invertire la tendenza ce ne passa. E’ sempre il campo a decidere. Non vorrei che passasse che è la partita della vita, quella da dentro o fuori, quella da ‘o si vince o si muore’. Per come intendo il calcio anche oggi è l’allenamento della vita. Ma non vorrei dare troppa responsabilità, anche perché il calcio lo devi giocare in maniera serena, non è una guerra”.

Stasera niente amicizia, niente amarcord e niente scontri. Saranno avversari per 90 minuti, mai nemici. Che vinca il migliore.. E speriamo che sia colui che stasera indossa la tuta del Delfino....