
Bonanni a PS24: “Pescara stai tranquillo, segui Oddo e ti salverai“
A CURA DI MATTEO SBORGIA - Il Pescara non sta attraversando di certo un buon momento, a dirlo sono i numeri: la vittoria sul campo non è ancora arrivata in questo campionato e le prestazioni seppur buone, sono ancora troppo altalenanti. E allora che fare? “Ci vuole calma, la Serie A non è la B..” Chi ci ha rilasciato queste dichiarazioni? Stiamo parlando di Massimo Bonanni, che mediante un’intervista ESCLUSIVA, concessa a PescaraSport 24, ha analizzando il momento del Pescara, regalando anche un particolare amarcod. L’ex numero 10 biancazzurro- da doppio ex (ha giocato anche nella Sampdoria)- sulla gara in programma alla ripresa del campionato, ha detto che…
Massimo Bonanni è arrivato in biancazzurro nell’estate del 2009- quando la cordata capitanata da Peppe De Cecco- fece un mercato extra-lusso per un campionato di Lega Pro. Insieme al centrocampista romano (vero colpo di mercato dell’ex dg Fabrizio Lucchesi), arrivarono giocatori del calibro di Ganci, Olivi, Zizzari, solo per citarne alcuni. Quel Pescara, affidato a Cuccureddu, era la vera squadra da battere.
Dopo un inizio entusiasmante, suffragato anche dall’entusiasmo dilagante del pubblico (diecimila le tessere d’abbonamento sottoscritte), la squadra di Cuccureddu ebbe una flessione preoccupante che culminò con l’esonero del tecnico sardo e l’arrivo di Eusebio Di Francesco. Fu una scelta societaria davvero illuminata: a fine stagione (mediante i play off) arrivò la promozione in B dei biancazzurri. Bonanni disputò una buona stagione, in cui fece intravedere fin da subito le sue enormi qualità balistiche- ma soprattutto- il suo sinistro magico.
In città esplose l’entusiasmo, e l’anno successivo il centrocampista romano, contribuì alla salvezza tranquilla della squadra anche se con qualche rimpianto.. Lasciò Pescara nell’anno di Zeman. Attualment - Bonanni- ricopre il ruolo di allenatore- giocatore nella squadra romana che milita nel campionato di Promozione, denominata La Rustica.
Qual è stato il momento più bello che ha vissuto nella sua esperienza in biancazzurro?
"Sicuramente quando siamo stati promessi in B: è stata un’emozione grandissima ed indescrivibile. Anche l’anno successivo- però - ci siamo tolti delle belle soddisfazioni, arrivando alla salvezza in anticipo. Peccato solo per quelle ultime tre partite finali in cui potevamo ambire concretamente a qualcosa in più".
Ma Bonanni, prima di approdare in riva all’ Adriatico, ha avuto anche diverse esperienze in Serie A con Palermo, Lazio e Sampdoria. Per questa ragione conosce perfettamente le insidie insite nella massima serie e – soprattutto- le differenze abissali che ci sono tra le due categorie (Serie A e Serie B). Ma in una piazza come quella biancazzurra il pubblico può essere un fattore importante.
Quanto può contare l’apporto del pubblico nella massima serie ? Quali e quante differenze ci sono tra il campionato di Serie B e quello di Serie A?
"Il pubblico di Pescara è stupendo. Ricordo che quando c’ero io ci hanno dato sempre una grande mano sia in Lega Pro che in Serie B. Anche in A può essere determinante, soprattutto se consideriamo che il Pescara, dovrà costruire la salvezza tra le mura amiche. La serie A è totalmente diversa rispetto alla B: se il campionato cadetto è più lungo e più duro sul piano fisico, d’altro canto ti concede un ampio margine d’errore. In A- invece- ci sono giocatori molto più forti sul piano tattico e tecnico che ti puniscono al minimo errore. Le differenze, ergo, sono enormi ed abissali".
Il suo sinistro magico ha fatto saltare dalla sedia generazioni di tifosi, d’altronde quando pensi a Massimo Bonanni, non puoi fare a meno di fare riferimento alle sue doti balistiche. Il suo tocco vellutato e la sua forza fisica, hanno sempre dato manforte alle compagini in cui ha milito. Abile nei calci piazzati e nei coss, il trentaquattrenne centrocampista romano non si sottrae alle domande sui problemi di casa Pescara inerenti proprio a quelle che sono le sue doti.
Il Pescara batte male i calci piazzati: quanto manca il “piede di Bonanni” alla squadra biancazzurra?
"Ho sempre avuto questa dote. E’ normale che in una squadra sia utile avere giocatori con queste caratteristiche. Nel Pescara attuale- tuttavia- ci sono giocatori molto abili in queste situazioni: mi riferisco a Brugman, Caprari, Pepe e Aquilani".
In A ci vuole esperienza, questo è assodato. Massimo Bonanni ne ha da vendere (tra Palermo Lazio e Sampdoria). Nel corso della sua carriera ci saranno stati momenti belli e brutti. Ed allora , chi meglio di lui è in grado di capire certe dinamiche che peraltro ha già vissuto?
Secondo lei Massimo Oddo riuscirà a risolvere i problemi attuali della squadra biancazzurra?
"Massimo ed il suo staff hanno fatto un lavoro incredibile in questo anno e mezzo. Il Pescara è una squadra che ha un suo gioco preciso, una sua identità. Bisogna stare calmi e avere pazienza, tenendo presente che- come ho già detto- la A non è la B. Sono convinto che il lavoro paga e alla lunga, ci si possa togliere molte soddisfazioni con questa squadra".
Ormai è noto a tutti: le partite son tutte difficili, ma quando ad affrontarsi sono due squadre che hanno un vitale bisogno di punti, l’incontro diventa incandescente per entrambe le contendenti. Stiamo parlando di Pescara-Sampdoria che alla ripresa del campionato si affronteranno all’ Adriatico. Bonanni- da doppio ex- ha una sua precisa idea su come sarà il match
Alla ripresa del campionato ci sarà Pescara – Sampdoria. Da doppio ex- secondo lei- che partita sarà? Quali sono i punti deboli dei blucerchiati da cui i biancazzurri potranno trarre vantaggio?
"Sarà una partita aperta, d’altronde tutte e due le squadre hanno bisogno di punti. Vedo meglio il Pescara, che vorrà certamente regalare al suo pubblico la prima vittoria in A. E’ una gara importantissima per i biancazzurri, ma attenti a quei due: Muriel e Quagliarella".
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