
Antonini a PS24: "A Pescara sono stato benissimo. Sul Milan dico che…”
A CURA DI MATTEO SBORGIA - Pescara è sempre stata e continua ad esser, una formidabile rampa di lancio per calciatori sconosciuti o comunque poco noti che, dopo aver indossato la maglia biancazzurra con profitto, hanno iniziato la loro personale “scalata” verso il “calcio che conta”.
Da Mauro Esposito fino al trio delle meraviglie costituito da Verratti, Immobile e Insigne, la storia del sodalizio biancazzurro è colma di esempi di questo genere. Un percorso analogo lo ha compiuto anche Luca Antonini. L’ex centrocampista biancazzurro, infatti, dopo aver giocato per sei mesi nel Pescara, ha cominciato la sua prestigiosa carriera che l’ha portato ad indossare la maglia del Milan. L’ex giocatore rossonero,che a novembre si è ritirato dal calcio giocato, in vista della gara tra Pescara e Milan ha concesso un’intervista ESCLUSIVA a Pescarasport24.
Molti son stati i temi affrontati nel corso della piacevole chiacchierata con l’ex terzino del Genoa: dai ricordi biancazzurri, passando per il gioco di Oddo, per il giudizio su Muntari (con entrambi ha giocato insieme in rossonero) fino a giungere al Pescara di Zeman ed al Milan..
Se le dico Pescara?
“A Pescara mi son trovato benissimo sotto tutti i punti di vista, anche se la mia esperienza in biancazzuro è durata solo per sei mesi, da gennaio a giugno 2005”
Qual è il ricordo più bello che ha della sua esperienza biancazzurra?
“Indubbiamente il goal che ho fatto alla Triestina. Anche perché, siccome ero all’inizio della mia carriera, è stato uno dei primi goal che ho realizzato.”
Lei è “nato” calcisticamente parlando come centrocampista, poi è diventato un ottimo terzino. Tra Biraghi, Zampano e Crescenzi, qual è il giocatore che rispecchia di più le sue caratteristiche?
“Zampano nella prima parte della mia carriera e Crescenzi nella seconda”
Se le dico Muntari?
“Sulley è un amico, una persona che stimo tantissimo. Spero davvero che riesca a dare una mano al Pescara”
Le è mai capitato di disputare un campionato in cui la quota salvezza fosse così bassa?
“No, sinceramente no. Anzi, quando giocavo all’Empoli ci capitò il contrario: siam retrocessi in B con 36 punti”
E’ cambiato qualcosa da Oddo a Zeman secondo lei? Ha senso ancora sperare o occorre resettare tutto e ripartire?
“Ogni volta che ho visto giocare il Pescara di Oddo, mi sono divertito. Bisogna crederci fin quando la matematica non condanna ed onorare la maglia nel rispetto dei tifosi e di tutto l’ambiente”
Che squadra è il Milan?
“Il Milan è un avversario difficile da affrontare perché sta assumendo sempre di più una mentalità da grande squadra, la partita con il Genoa ne è un esempio tangibile“
A cosa dovranno prestare attenzione i rossoneri nella sfida dell’Adriatico?
“Alla fase offensiva del Pescara di Zeman, un vero e proprio marchio di fabbrica del boemo”
Come finirà Pescara-Milan?
“Da milanista, spero che vinca il Milan”
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