Work in progress
I dubbi su un cantiere ancora aperto
Non suonano i campanelli d'allarme in casa Pescara dopo le ultime due sconfitte, quella in Coppa Italia contro la Reggiana, con un risultato tennistico maturato in rimonta (da 0-2 a 6-2), e quella con i cugini del Pineto nel Memorial Serra per 2-1. Una settimana fa mister Zeman era stato chiaro, dicendosi felice del rinvio del campionato perchè la sua squadra è ancora a metà della preparazione e dunque bisognosa di tempo e lavoro per crescere e migliorare, ma è chiaro che non può essere soddisfatto di quanto visto. Nelle prime 4 amichevoli, tutte contro squadre dilettanti (tre di Prima Categoria ed una di Promozione), la sua squadra aveva totalizzato 50 gol tondi tondi senza subirne alcuno, nei 180 minuti successivi, contro una squadra di B più avanti nella preparazione (il torneo cadetto scatta il 19) e contro una neopromossa in C, si sono registrati 3 gol all'attivo e ben 8 al passivo: è evidente che qualcosa non sta filando liscio, al netto delle assenze (in particolare quelle di Tunjov ed Aloi) e dei pesanti carichi di lavoro, gradoni inclusi, sostenuti dai biancazzurri al ritmo di due sedute quotidiane e senza soste da inizio ritiro. Ma più che le sconfitte ed il mero dato numerico di gol subiti e fatti, a preoccupare la tifoseria, che già rumoreggia e contesta a mezzo social, sono gli sbandamenti della retroguardia, una triste consuetudine che si abbina ad una fragilità ormai consoldata sulle palle inattive difensive, la mancanza di trame offensive di stampo prettamente zemaniano (tagli, verticalizzazioni e sovrapposizioni) ed un centrocampo che fatica tanto a costruire quanto ad interdire. Il Delfino è ancora un cantiere aperto, insomma, ed il cartello “work in progress” è tuttora affisso sugli spogliatoi di una truppa molto giovane, forse troppo anche se di talento. La società è tranquilla e lo è anche il tecnico, perchè il lavoro estivo con Zeman al timone è durissimo nelle prime settimane al fine di raccoglierne i frutti ben più avanti nella stagione, ovvero quando davvero conterà essere brillanti. Il calcio d'agosto, è noto, ha valenza assai relativa, tanto nel bene quanto nel male, ma comunque fornisce indicazioni anche per poter intervenire dove serve nelle ultime due settimane di mercato (e arriveranno ritocchi in difesa e in mediana). FOTO: PESCARA CALCIO
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