Prima squadra

Pescara-Pordenone 4-2, le pagelle dei biancazzurri

Girandola di gol ed emozioni, alla fine festeggia il Delfino

01.09.2019 22:09

A CURA DI ANDREA SACCHINI -

 

Un Pescara dai 2 volti prima soffre, va sotto 2-1 all’Adriatico col Pordenone e infine nella ripresa ribalta meritatamente lo svantaggio fino al 4-2 finale. Autentici mattatori dell’incontro i 2 esterni d’attacco Galano e Di Grazia, autentici trascinatori di un undici biancazzurro frizzante e capace di riscattare subito il ko pesante di Salerno.

 

Fiorillo 6: incolpevole sui 2 gol ospiti, mantiene alta la concentrazione nel finale sulle velleitarie conclusioni dalla lunga distanza dei giocatori pordenonesi. Il suo contributo sarà fondamentale alla ripresa del campionato a Cosenza.

Balzano 6: non è la sua giornata migliore. Soprattutto nel primo tempo soffre gli scambi stretti dei 3 avanti pordenonesi e più volte si fa trovare impreparato sulla sua fascia di competenza. Sale nella ripresa insieme ai compagni ed ha il merito di entrare nel pareggio adriatico con un bel passaggio per Memushaj. Esce nel finale per guai fisici. (dal 36’st Ciofani sv: entra per blindare con la sua esperienza il vantaggio, ci riesce senza grande sofferenza).

Scognamiglio 5,5: sfortunato in occasione del rigore del Pordenone (tocco di mani in area), in più occasioni nel primo tempo non dà sensazione di sicurezza e viene beffato continuamente dall’imprevedibilità e la tecnica di Chiaretti e Pobega. Nella ripresa il Pordenone non ha più forza ed energia e questo gli regala una seconda parte di gara attenta e tranquilla.

Campagnaro 6: la sua esperienza e il carisma sono fondamentale nel momento di massima pressione del Pordenone. Sempre preciso e concentrato, è un esempio da seguire per i compagni di squadra.

Masciangelo 6: come per Balzano, soffre nel primo tempo il gioco mnemonico dei pordenonesi dalla metà campo in su. Rispetto al compagno di squadra è anche maggiormente impreciso quando c’è da ribaltare con velocità e precisione l’azione. Ha però l’attenuante di essere stato gettato nella mischia da Zauri con pochissimi giorni di allenamento.  

Machin 5,5: come Masciangelo ha l’attenuante di giocare titolare dopo un solo allenamento. Impreciso in fase di impostazione, tenta un paio di volte la fortuna con improbabili conclusioni dalla distanza. È fuori condizione e nella ripresa cala vistosamente (dal 21’st Kastanos 6: altro neo-acquisto, conferisce dinamicità al centrocampo adriatico. Ordinato e preciso, si candida per una maglia da titolare dopo la ripresa del campionato).

Memushaj 7: parte in sordina come tutti i compagni, ma nella ripresa è il vero e proprio faro del centrocampo pescarese. È lui ad innescare l’azione del secondo gol, è lui che si erge a diga nella ripresa quando il Pordenone tenta senza successo una reazione. Imprescindibile per carisma e grinta.

Palmiero 6,5: soffre la fisicità di Pobega a centrocampo e nel primo tempo non riesce insieme ai compagni a fare filtro. Sale nella ripresa e ha il grande merito di chiudere i conti con il punto del 4-2.

Galano 7,5: dopo il flop di Salerno alla prima, ecco il Galano che tutti si aspettavano. Classe, velocità e intelligenza dalla metà campo in avanti. Si guadagna e trasforma il calcio di rigore dell’1-0, poi con precisione insacca il momentaneo 3-2. Nel mezzo tanti buoni spunti e suggerimenti per i compagni.

Tumminello 7: un fantasma fino al minuto 26, poi di astuzia e giustezza ecco il fiuto dell’attaccante vero che con una giocata cambia partita e voto in pagella. Il suo tocco spiana la strada ai primi 3 punti della stagione del Delfino (dal 32’st Brunori 6,5: il ragazzo ha la voglia matta di lasciare il segno nonostante i pochi minuti di impiego. Corre e lotta e per poco non realizza il primo gol con la maglia del Pescara con un colpo di testa miracolosamente respinto da Bindi).

Di Grazia 7: non entra nel tabellino dei marcatori ma la sua imprevedibilità e velocità palla al piede sono determinanti in almeno 2 delle marcature pescaresi. È in grado di cambiare il volto della gara con le sue accelerazioni e potrà davvero essere l’arma in più del Delfino con i suoi strappi.

Zauri 6: è la media tra il 4 per la squadra presentata nei primi 45 di gioco e l'8 per la gestione e la rimonta nel secondo tempo. Ha il coraggio di gettare nella mischia i nuovi acquisti e sicuramente il 4-2 col Pordenone rappresenta un passo avanti deciso rispetto il disastro di Salerno. Da rivedere la fase difensiva, con Campagnaro e compagni in grande difficoltà nel primo tempo. 

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