Prima squadra

Balzano: "Rinnovo? Non credo ci saranno problemi e..."

Da Il Messaggero ed. Abruzzo. "Il sogno? tornare in A con il Pescara prima di smettere.."

19.05.2020 00:35

Ha la passione dei viaggi e l’ha trasformata anche in un lavoro, aprendo una sua agenzia. Antonio Balzano, però, da molti mesi è fermo nella sua città d’adozione, Pescara, per mettersi alle spalle il grave infortunio al ginocchio subito nella gara d'andata contro il Cittadella (operato lo scorso 2 ottobre al legamento crociato). Quando il mondo tornava a girare per il verso giusto, lo scorso marzo, il ritorno in campo è saltato a causa del coronavirus. Ma il terzino di origini pugliesi adesso viaggia spedito verso la nuova meta: la ripresa del campionato. “Sono già diversi giorni che sono tornato al Poggio, correre sul campo rende tutto più facile. E respirare il profumo dell’erba è stato magico. Adesso, il fatto che ci sia una data fa fare le cose con più voglia, anche se ci manca il pallone: se non torniamo a toccarlo, il calcio diventa atletica…”. Infortunio superato? Per la ripresa potrai allenarti già in gruppo? “Dopo la trasferta di Benevento ero disponibile a tornare in squadra, contro la Juve Stabia potevo essere già convocato. In realtà, avrei potuto giocare anche la settimana prima, ma avendo due trasferte con un turno infrasettimanale, ho preferito in accordo con lo staff medico attendere ancora qualche giorno. Sono passati otto mesi, ora, sono pronto”. Dieci partite da giocare da fine giugno a fine agosto. “Andare in campo ogni tre giorni sarà pesante. Il caldo di luglio e agosto sarà un avversario in più: ci saranno 40 gradi anche in notturna. Bisognerà ruotare tutti. Per fortuna ora siamo disponibili, un fattore che gioca a nostra vantaggio. Spero, però, che prima di tutto ci sia permesso di iniziare in massima sicurezza: in gioco ci sono le vite nostre e dei nostri familiari”. Contratto con scadenza 2021, ma il rinnovo si può considerare una formalità. “Vengo da infortunio al ginocchio a 33 anni, ora devo solo dimostrare di meritare ancora un posto in serie B. Visti i rapporti tra me e la società non penso ci saranno problemi. C’è volontà, anzi desiderio, di terminare la mia carriera qui: questa è casa mia. Mi unisco al coro dei compagni più esperti, Fiorillo e Memushaj, che nei giorni scorsi hanno svelato il loro sogno: tornare in A con il Pescara prima di smettere. Lo vorrei anch’io. La B è dura, ma non impossibile: deve crearsi qualcosa di magico per riuscirci”.

Da Il Messaggero ed. Abruzzo

 

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