Prima squadra

Il giorno del giudizio

Alle ore 15:30 si riunirà il Collegio di Garanzia del Coni

06.08.2020 00:59

Tutti con il fiato sospeso. Trapani e Pescara in primis, ovviamente, ma anche il Perugia e il Cosenza. Oggi alle ore 15,30 il Collegio di Garanzia del Coni si riunirà per decide del ricorso presentato dal Trapani in merito alla penalizzazione di 2 punti comminata al club per il ritardo colpevole nel pagamento degli emolumenti ai calciatori dei mesi di gennaio e febbraio. 

La vicenda, che vi abbiamo spiegato nel dettaglio nei giorni scorsi (vedi archivio), è spinosa. Molto. Dalla sentenza dipendono, a vario titolo, i destini di 4 club: del Trapani, ovviamente, che in caso di accettazione totale della sua linea difensiva sarebbe salvo direttamente e che con l'accoglimento parziale delle sue istanze andrebbe a disputare il playout con il vantaggio del fattore campo; del Pescara, che in caso di accoglimento del ricorso anche solo parziale (quindi 1 punto) scenderebbe direttamente in C senza disputare i playout; del Cosenza, che entrerebbe in ballo solo in caso al Trapani venissero restituiti entrambi i punti (farebbe a quel punto lo spareggio salvezza) e del Perugia, che è certo di disputare i playout ma non sa quale avversario troverà (e al momento, come precedentemente spiegato, le ipotesi sono 3). 

Il Trapani si appella alla causa di forza maggiore derivante dalla pandemia e se tale causa dovesse essere riconosciuta fondata, la conseguenza potrebbe essere anche l’annullamento della penalizzazione. Tale soluzione, però, è quella più difficilmente realizzabile. Il verdetto di terzo grado potrebbe essere di merito, ovvero di ripristino della decisione di primo grado (1 punto) oppure di annullamento della decisione della Corte Federale d’Appello (che ha comminato il secondo punto di penalizzazione). Secondo alcuni giuristi il Collegio di Garanzia del Coni ribadirà la sentenza della Corte Federale (QUI APPROFONDIMENTO VIDEO), altri invece ritenengono tesi giuridica sostenibile che il ritardo nei pagamenti possa essere inquadrato come impedimento dovuto ad una causa di forza maggiore, pertanto non colpevole. Un bel pasticcio e un bel dilemma, che andrà risolto in punta di diritto stretto. E saranno importanti anche le sfumature ed i cavilli. 

La vicenda potrebbe comunque non finire stasera, quando verrà resa nota la decisione. Qualunque sia l’esito, la partita potrebbe proseguire al Tar del Lazio o al Consiglio di Stato e la squadra che adirà al nuovo grado di giudizio potrebbe chiedere la sospensiva dei playout in attesa della decisione. L'ipotesi esiste, atteso che, però, con la giustizia ordinaria si potrebbe ottenere soltanto il giusto risarcimento e non il ripristino della situazione. Il tutto, inoltre, è reso ancor più complicato con la necessità di chiudere la questione in tempi strettissimi, poichè tra poco più di un mese inizierà la nuova stagione (la A il 19 settembre, la B il 26 e la C il 27). La parola, ora, passa al Collegio di Garanzia. Cosa accadrà?

Commenti

Iemmello & company: il Pescara pensa già al mercato
Sebastiani: "Non sto scaricando le responsabilità. Siamo i primi responsabili"