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Arriva il Pisa: Cenerentola o potenziale outsider?

Il focus sui nerazzurri

31.10.2019 09:23

A CURA DI CLAUDIO ROSA - 

Non sa più come scendere dalle montagne russe il Pescara di Luciano Zauri che, dopo aver battuto il Benevento, cade rovinosamente nell’infrasettimanale: per i biancazzurri è infatti amara la trasferta campana, conclusa con la sconfitta contro la Juve Stabia, che non ha permesso agli abruzzesi di agganciare il treno playoff. Ora si torna all’Adriatico, contro un Pisa rivitalizzato dopo l’ultimo turno di campionato.

PISA, UNA STAGIONE TUTTA DA GIOCARE

Quando si parla di neopromosse bisogna sempre calcolare bene le parole, andando ad analizzare correttamente aspettative e realtà delle squadre. Col Pisa però, se guardiamo la stagione fin qui disputata, tutto questo viene un po’ difficile: riconquistata la Serie B dopo due anni di purgatorio, i nerazzurri si prepararono a disputare, seppur dando fiducia nel mercato al blocco protagonista nella promozione, una stagione da outsider. E le prime giornate di campionato sembravano confermare in pieno questa tesi: dopo il pareggio iniziale col Benevento – una delle favorite per andare su a fine stagione – sono arrivati due importanti successi contro Juve Stabia e Cremonese. Vittorie che hanno di fatto lanciato i toscani in classifica. Pochi però avrebbero pensato che, dopo una partenza a razzo, sarebbe arrivato subito dopo l’abisso: nelle seguenti sei partite sono arrivati soltanto tre pareggi ed altrettante sconfitte. Risultati deludenti, che hanno fatto sprofondare i toscani nei bassifondi della classifica. Un trend negativo interminabile, condito oltremodo dal derby perso nella trasferta di Livorno, contro degli ultimi amaranto. Eppure, l’infrasettimanale non sembra aver fatto male ai nerazzurri, che finalmente sembrano intravedere la luce in fondo al tunnel: nella sfida interna contro la Salernitana, di fronte agli ex Gianpiero Ventura e Alessio Cerci, i toscani hanno finalmente dimostrato sul campo quali fossero le loro capacità. Una risposta decisa e significativa, maggiormente se consideriamo il momento vissuto dai ragazzi di D’Angelo, soprattutto con la sconfitta a Livorno ancora fresca nella mente. Un segnale da non sottovalutare, perché in una B sempre lunga e combattuta, anche la personalità e la forza mentale possono fare la differenza. Caratteristiche, queste, che sembrano non mancare ai nerazzurri.

D’ANGELO, TRA CERTEZZE E DUBBI DI FORMAZIONE

Tante domande accompagnano le sedute di allenamento di D’Angelo, che in queste ore starà cercando lo schema tattico più adatto per superare l’ostacolo Pescara. Possibile riconferma della difesa a 4 con Lisi, Benedetti, Ingrosso e Belli davanti a Gori. Qualche dubbio in più a centrocampo, dove De Vitis si gioca una maglia da titolare dopo l’ottima partita contro la Salernitana. Al suo fianco potrebbe esserci nuovamente Di Quinzio, in goal nell’ultima giornata, ed uno tra Verna e Gucher, mentre dovrebbe partire dalla panchina Marin. Davanti Siega agirà sulla trequarti, in appoggio a Fabbro – possibile riconferma per lui dopo la rete segnata – e Marconi, in vantaggio su Masucci.

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