Prima squadra

Buona la prima! Ma adesso guai ad abbassare la guardia...

Il Pescara è ripartito con il piede giusto, ora servono conferme per sognare

23.06.2020 00:47

Buona la prima! Al ritorno in campo dopo oltre 100 giorni di stop, il Pescara targato Nicola Legrottaglie ha battuto senza discussioni la Juve Stabia e portato a casa, in uno stadio Adriatico desolatamente vuoto, 3 fondamentali punti che allontanano la truppa dalle zone calde della classifica e aprono concrete possibilità di inserimento nella lotta playoff. A patto, ovviamente, che si dia continuità alla vittoria di sabato e che la stessa non resti una parentesi.

La sfida indiretta tra Legrottaglie e il collega Caserta, il principale candidato alla prossima panchina biancazzurra, è stata vinta a mani basse dal pescarese, che ha azzeccato tutte le scelte, dal cambio di modulo (addio 3-5-2, ecco il 4-4-2) alla coppia di attaccanti tascabili Galano-Pucciarelli passando per Zappa esterno di centrocampo e Crecco inedito centrale di difesa dopo l'infortunio di Drudi. La scelta di coprire meglio gli spazi con un assetto più quadrato, grazie al binario Balzano - Zappa a destra e Crecco (poi Masciangelo) – Memushaj sull'out opposto, non ha prodotto un Pescara guardingo e arroccato ma semplicemente più equilibrato, bravo nel contenimento ma anche nel giro palla e nelle verticalizzazioni per sfruttare le due punte atipiche, che non davano punti di riferimenti precisi ai centrali stabiesi ma che con il loro movimento hanno aperto varchi per gli inserimenti degli inediti esterni di centrocampo. Kastanos in regia è andato a intermittenza ma non male, ben coperto dal fido scudiero Busellato che ha dato prova di grande sostanza e solidità pur senza rubare l'occhio. Ma la sua presenza è risultata fondamentale e lo sarà anche dopo, col rientro di Palmiero e l'inevitabile turnover che caratterizzerà le prossime settimane.

Legrattaglie ha dato scacco matto a Caserta proprio grazie alle sue scelte: sono stati Pucciarelli, al debutto in biancazzurro, Zappa e Crecco a siglare le reti che mandano in orbita i biancazzurri e rendono utile solo a fini statistici la rete finale di Elia.

Il 3-1 è stato pieno e rotondo, ma va anche stretto ad un Pescara che dopo un approccio timido con il passare dei minuti ha preso in mano il comando delle operazioni per non lasciarlo più. La gara delle vespe è stata come la storia di una candela: una bella fiamma iniziale, salvo poi consumarsi con il passare del tempo fino a spegnersi. Ed ha inciso anche un calo fisico, che in casa Pescara non c'è stato: anzi, i biancazzurri sono sembrati sempre più pimpanti, minuto dopo minuto. E nel secondo tempo hanno cambiato marcia (a livello fisico e tecnico) e portato a casa una vittoria senza patemi.

La prova del nove adesso ci sarà venerdì sera a Pisa, quando i biancazzurri dovranno dare conferma di aver trovato finalmente una propria fisionomia ed una precisa identità. Dal prossimo weekend e fino al 17 si giocherà quasi sempre ogni 3 giorni: il campionato entra subito nelle sue fasi roventi, ogni passo falso potrebbe costare carissimo. Ma il Pescara visto contro la Juve Stabia induce all'ottimismo anche il più accanito dei critici...


 

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