Prima squadra

Pescara-Salernitana 1-2, le pagelle dei biancazzurri

19.01.2020 19:51

A CURA DI ANDREA SACCHINI - 

 

Il 2020 del Pescara è iniziato come peggio non poteva. I biancazzurri infatti senza colpo ferire hanno ceduto 2-1 in casa al cospetto di una Salernitana tutt'altro che trascendentale, che con organizzazione e volontà ha però ampiamente meritato l'intera posta in palio. Tutti o quasi dietro la lavagna, con l'ennesima partita tutta da dimenticare per l'undici di Zauri che ora vede paurosamente avvicinarsi la zona calda della classifica. 

Fiorillo 6,5: se il passivo non è maggiore questo lo si deve solo e soltanto a diversi interventi decisivi dell'ex portiere della Sampdoria. Non può nulla sulle marcature salernitane.

Zappa 5: pomeriggio tutto da dimenticare per il giovane terzino scuola Inter. Dalla sua fascia di competenza sono arrivati i pericoli maggiori con copertura scarsa e incapacità di leggere con anticipo i movimenti degli avversari. Nullo anche in fase d'attacco. 

Scognamiglio 5: questa volta ad alzare bandiera bianca è anche il roccioso difensore ex Bari, beffato in più occasioni da un Djuric in stato di grazia. Agli errori in fase di marcatura e mancati anticipi si sono aggiunti i tantissimi orrori anche in fase di disimpegno e impostazione del gioco. 

Drudi 5: come il compagno di squadra, perde tutti i duelli con i 2 attaccanti ospiti e compie tantissimi errori in fase di lettura dell'azione. Si fa notare in positivo soltanto per un colpo di testa pericoloso nell'area di rigore salernitana. 

Masciangelo 5,5: anche lui sotto la sufficienza e colpevole in copertura in occasione delle 2 marcature ospiti, ma almeno prova in attacco a dare un qualche genere di appoggio a Galano, Machin e Maniero con alcune interessanti sovrapposizioni. Anche lui ha colpe nel naufragio della difesa del Delfino.

Palmiero 5: dovrebbe essere l'uomo d'ordine che fa ripartire con velocità e geometrie le azioni del Pescara. Nulla di tutto questo e nella ripresa letteralmente viene sovrastato dai centrocampisti ospiti (dal 12'st Bocic 6,5: cambia il volto della gara e da maggiore frizzantezza e imprevedibilità alla manovra offensiva del Delfino. Suo l'assist per l'inutile 1-2 di Maniero e suoi anche un altro paio di spunti mal sfruttati dai compagni).

Memushaj 5,5: prova a dare fisicità e quantità in mezzo al campo ma il risultato è piuttosto mediocre anche per la schiacciante superiorità fisica ed atletica del folto centrocampo scelto saggiamente da Ventura. Sulla carta è l'arma in più del Delfino dopo lo strappo ricucito con il tecnico Zauri, nella realtà è apparso un comprimario fuori dalla partita. 

Busellato sv: 7 minuti poi il duro, sciocco fallo su Cicirelli che costringe entrambi a lasciare anzitempo il terreno di gioco. Troppo poco per una valutazione in una fase iniziale di studio della contesa (dal 8'pt Kastanos 5: entra ma combina poco o nulla. Si fa vedere per un paio di conclusioni velleitarie dalla distanza ma sia Zauri sia il pubblico pescarese si sarebbero aspettati di più da un giocatore che ha le qualità per cambiare il corso di una partita. Tanta confusione palla tra i piedi e mai un passaggio decisivo ad aprire la chiusa difesa ospite).

Machin 5,5: prova con qualche guizzo a cambiare la storia del match, ma non è pomeriggio neanche per lui. Non è dato sapere se le voci di mercato lo abbiano influenzato ma è palese e preoccupante l'involuzione tecnica, fisica e tattica di un giocatore che fino a qualche settimana fa era assolutamente devastante per la categoria.

Galano 5: voto forse troppo severo per l'ex attaccante del Bari, ma a buoni movimenti e ottimi spunti si aggiunge la clamorosa palla gol del possibile pari sciupata. Un rigore in movimento che per forza di cose lo inserisce tra i protagonisti negativi del sabato. (dal 43'st Borrelli sv: entra per dare centimetri e nuove soluzioni all'attacco del Delfino ormai scarico e privo di idee. Troppo pochi i minuti per poter incidere in qualche modo).

Maniero 6,5: l'ultimo a mollare prova in ogni modo a tenere i suoi in linea di galleggiamento con il gol della speranza e con la continua lotta fisica (spesso persa) con i centrali salernitani. Dispiace averlo visto con costanza tra i titolari soltanto ora dopo la lunga serie di prestazioni negative dei suoi compagni.

Zauri 4: inutile girarci intorno, non c'è nulla da salvare o dal quale ripartire con fiducia. La sua squadra, molle e senza mordente, dopo un primo tempo abulico e da sbadigli si consegna lettarlmente senza colpo ferire alla Salernitana. Male l'atteggiamento e ancora peggio l'approccio al match, con il primo tiro verso lo specchio della porta giunto a fine frazione dopo 45 minuti di dominio ospite (che andrà avanti anche nella ripresa con i 2 gol vittoria, ndr). La pazienza della piazza è ormai giunta al termine, come le occasioni per il giovane tecnico ex Atalanta e Lazio. 

 

 

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