Prima squadra

Bojinov: "Caro Pescara possiamo arrivare in alto!"

Interessante intervista rilasciata dal bulgario a Il Centro nei giorni scorsi

08.06.2020 00:54

Il nuovo infortunio di Tumminello gli spalanca molte più possibilità di essere titolare alla prima di campionato: Valeri Bojinov crede in se stesso e nel suo Pescara e non lo nasconde in una bella intervista pubblicata da Il Centro nei giorni scorsi

Ecco alcune delle dichiarazioni più interessanti rilasciate dal 34enne centravanti bulgaro al quotidiano abruzzese: 

ojinov, pronto per il rush finale?
«Sì, mi sono sempre allenato e non vedo l’ora di ricominciare. Siamo concentratissimi e desiderosi di riscattare il periodo negativo che abbiamo attraversato prima della sosta. In quella fase avevamo perso un po’ di fiducia a causa delle tante assenze, ma ora la situazione è cambiata».
I play out a 3 punti di distanza, i play off a sei. Qual è l’obiettivo del Pescara?
«Sono ottimista e nella via vita ho sempre pensato in grande. Abbiamo le carte in regola per toglierci delle belle soddisfazioni, siamo convinti di poter risalire la china. Ora occupiamo una posizione di classifica anonima, non siamo né carne né pesce, però la squadra ha valori tecnici e umani importanti e con 30 punti a disposizione può accadere di tutto».
Il suo traguardo personale?
«Potrei dire di voler segnare tante reti, servire molti assist e fare giocare bene la squadra, ma è un discorso fuori luogo. Conta solo l’obiettivo collettivo, non del singolo. Certamente dovrò farmi trovare pronto e sfruttare le occasioni che avrò a disposizione, voglio guadagnarmi con il sudore la riconferma e lo stesso desiderano i miei compagni».
Alla ripresa servirà una partenza sprint?
«Ci stiamo allenando benissimo, Legrottaglie trasmette una forte carica in un clima di grande serenità. Ci confrontiamo spesso e sappiamo di giocarci il futuro in dieci partite».
Il Delfino ha bisogno di gol, sente il peso delle responsabilità?
«So cosa si aspettano la società, l’allenatore e i tifosi, non ho paura delle responsabilità. In questo momento bisogna lavorare tanto e parlare poco, stare zitti e pedalare. Da febbraio non mi sono mai fermato, ho sofferto e ora sono pronto. Ovviamente, non giocando da un po’, per vedere i frutti dei sacrifici ci vorrà un po’ di pazienza. Non ho più 18 anni, gioco in maniera diversa rispetto al passato, alla mia età devo curare ancora di più il corpo, la mente e l’alimentazione, ma posso essere ancora utile. Diego (il match analyst Labricciosa, ndc) dice che sono il Totti del Pescara, è un bel complimento e lo ringrazio. Francesco è stato un’artista del pallone».

Ha un sogno nel cassetto? «Sì, mi piacerebbe giocare di nuovo in A e spero di poterlo fare con il Pescara. Ho vinto due campionati di B e lo stesso ha fatto Sebastiani. Al presidente ho detto: come si dice in Italia? Non c’è due senza tre».

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