Prima squadra

Lo strano derby di Sebastiani e Bruno

Suocero contro genero in Pescara vs Livorno

29.08.2018 00:23

Non sarà una partita come le altre quella di domenica per il presidente del Pescara Daniele Sebastiani. La partita sarà una sorte di derby in famiglia: la squadra del cuore, quella che guida come presidente dal novembre 2011, e quella nella quale milita il genero, l'ex biancazzurro Alessandro Bruno, che nel giugno scorso è convolato a nozz con Michela, la sua figlia maggiore. E chissà per chi tiferà proprio l'ormai Lady Bruno, pescarese e tifosissima del Pescara: se per l'amata squadra del quale il celebre papà è presidente o per il team dove gioca (ma partirà presumibilmente dalla panchina) suo marito.

La storia di Bruno con il Pescara non è stata tutta rose e fiori, ma in molti hanno apprezzato la grinta e l'attaccamento del giocatore ai colori sociali. Arrivato in riva all'Adriatico in epoca Baroni, fortemente voluto dall'allora tecnico che lo reputava il "mastino" giusto da piazzare nella sua mediana, Bruno all'inizio ha faticato, a causa di un infortunio che ne ha penalizzato tantissimo l'impiego. Con Oddo in panchina, poi, si è ritagliato un ruolo importante, in campo quando chiamato in causa e fuori, come prezioso leader e uomo spogliatoio. Ha dato il suo contributo alla promozione ed ha giocato in A, esordendo non più giovanissimo addirittura allo Stadium contro la Juventus da subentrante (si ricorda un suo fallo su Higuain che costò al Pipita la presenza nella successiva gara in Champions e a lui un giallo; in quella stessa giornata, come per uno scherzo del destino e una staffetta ideale tra vecchi e nuovi protaginisti del calcio italiano, debuttò il primo Millenial, lo juventino Moise Kean). Nella travagliatissima stagione biancazzurra fece del suo meglio, ma venne aspramente criticato anche lui e poi ceduto. 

Nelle scorse settimane è stato vivino al ritorno in biancazzurro, ma lo scambio con Proietti (appetito ancora da Catanzaro e Casertana, il mercato di C chiude il 31) è saltato e per ragioni di opportunità l'operazione non è stata mandata avanti in autonomia. Ha chiuso la sua parentesi pescarese con 34 presenze e zero reti dal gennaio 2015 al giugno 2017. Ma potrebbe avere in futuro un ruolo nel club, quando deciderà di appendere gli scarpini al fatidico chiodo

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